Una questione di porte scorrevoli la sconfitta de La Fiorita e così fa ancora più male. Un errore vale il gol vittoria all'Isloch, un tocco a vuoto sottoporta manca il pari in extremis: a episodi invertiti poteva essere addirittura la prima vittoria, però coi se e coi ma non si sta nella realtà. Quella racconta di un 1-0 che non sembra impossibile da ribaltare, perché in campo, tra La Fiorita e Isloch, tutta questa distanza non si è vista.
In trasferta, in primis, ci vorrà maggiore attenzione, in generale: dietro, per evitare di regalare altre marcature evitabili; a centrocampo, per non scoprirsi a contropiedi che l'Isloch, complice un tasso tecnico non eccelso, a Serravalle non ha saputo sfruttare; davanti, dove diventerà cruciale capitalizzare quelle, magari poche, occasioni che l'avversario concederà. Perché per provare a metterla in discussione un gol, almeno uno, andrà fatto.
La nota positiva è stato l'impatto, sulle fasce, dei giovani Portaccio e Arradi, entrambi subentrati e coinvolti nell'occasione d'oro di Casolla. Quella dolente sono i ranghi ridotti di un reparto offensivo che, in panchina, poteva proporre solo Semeraro e Lago, offensivi ma non centravanti. Per il ritorno Manfredini potrà contare sul rientro di Olcese, che però, dice il tecnico, avrà pochi allenamenti sulle gambe e potrà dare una mano giusto come subentrato. Non ci sarà invece Vitaioli, teoricamente in lista ma concretamente fuori dai giochi.
Nel video le parole di Nicola Mazzotti, centrocampista La Fiorita