La FSGC scrive alle società del campionato interno, dopo le gravi affermazioni del presidente del San Marino calcio, Luca Mancini:
"Questa è da ritenersi una lettera aperta, indirizzata a tutti gli addetti ai lavori del calcio sammarinese, a seguito delle gravi dichiarazioni, rilasciate a mezzo stampa il 6 giugno c.a. dal presidente del San Marino Calcio Luca Mancini.
Il presidente Luca Mancini, nelle proprie dichiarazioni pubbliche, non si fa scrupolo di usare una terminologia che istiga alla violenza. Così come non ha scrupoli nel far tracimare le provocazioni nel terreno di minacce ed offese. Tutto questo provoca una grande confusione e tutti sanno che, dove c’è confusione, regna sovrana l’anarchia.
Che il presidente Mancini abbia maggiormente a cuore i propri interessi personali, anche a discapito degli interessi collettivi, traspare da affermazioni pubbliche mirate, omettendo accuratamente gli aspetti di illegittima ed ingiustificata richiesta economica, che toglierebbero impropriamente risorse al calcio sammarinese. Il tutto precisando il fatto che – in ogni caso – la FSGC non si permetterà mai di concedere contributi all’attività ordinaria a club che non siano affiliati ad essa.
Ma l’assenza di pudore nel curare i propri interessi ha raggiunto il limite nella mancanza di rispetto per le istituzioni con la richiesta di incontro alla Suprema Magistratura del nostro Paese, con la lettera inviata all’onorevole Congresso di Stato di San Marino e con la comunicazione alla UEFA: nessuno di questi appelli ha peraltro portato alle conclusioni desiderate dal presidente.
Sono sotto gli occhi di tutti i lavori di rifacimento del manto dello Stadio di Serravalle. Il costo di tale opera è molto elevato ed è completamente sostenuto dalla UEFA. Il 6 giugno scorso il Vicepresidente della UEFA era a San Marino per verificare di persona lo stato di avanzamento dei lavori. In quella occasione ha ricordato sia alle autorità politiche che a quelle sportive l’importanza di avere un impianto perfetto in occasione della fase finale del Campionato Europeo Under 21. Tutto ciò impone un rispetto per la struttura che passa da un utilizzo scrupoloso del terreno di gioco, almeno fino al termine del torneo, essendo il manto erboso in fase di consolidamento. Ma tutto questo non ha alcuna importanza per il presidente Mancini.
Tale disinteresse, sommato al suo atteggiamento fanno sorgere spontanee alcune domande: perché il presidente Mancini insiste nel difendere l’affiliazione presso la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio che risulterebbe irregolare ed in contrasto con gli interessi sportivi del suo club, nonché dei regolamenti internazionali in quanto già affiliato alla FIGC?
Quali sono le ragioni che muovono questa apparentemente paradossale difesa di una posizione che porterebbe ad una doppia affiliazione, contraria alle regole ed esponendo quindi il club ad eventuali sanzioni? Che siano motivazioni magari legate alla peculiare posizione di San Marino nel panorama internazionale? Noi non sapremo mai la verità perché non possiamo indagare sulla questione. Ma qualora l’auspicata chiarezza dovesse essere portata dalla magistratura ordinaria, saremo più che disponibili e lieti di metterci a disposizione.
Nel frattempo, alla Federcalcio Sammarinese non rimane altro da fare che curare gli interessi del calcio nostrano, mantenendo alta l’attenzione e diffidando di coloro che non vogliono rispettare le regole che il nostro sistema si è dato. Il compito è arduo e difficile, ma non ci faremo intimidire da chi vuole approfittare della buona fede e dell’onestà di calciatori, dirigenti ed appassionati di calcio di San Marino."
"Questa è da ritenersi una lettera aperta, indirizzata a tutti gli addetti ai lavori del calcio sammarinese, a seguito delle gravi dichiarazioni, rilasciate a mezzo stampa il 6 giugno c.a. dal presidente del San Marino Calcio Luca Mancini.
Il presidente Luca Mancini, nelle proprie dichiarazioni pubbliche, non si fa scrupolo di usare una terminologia che istiga alla violenza. Così come non ha scrupoli nel far tracimare le provocazioni nel terreno di minacce ed offese. Tutto questo provoca una grande confusione e tutti sanno che, dove c’è confusione, regna sovrana l’anarchia.
Che il presidente Mancini abbia maggiormente a cuore i propri interessi personali, anche a discapito degli interessi collettivi, traspare da affermazioni pubbliche mirate, omettendo accuratamente gli aspetti di illegittima ed ingiustificata richiesta economica, che toglierebbero impropriamente risorse al calcio sammarinese. Il tutto precisando il fatto che – in ogni caso – la FSGC non si permetterà mai di concedere contributi all’attività ordinaria a club che non siano affiliati ad essa.
Ma l’assenza di pudore nel curare i propri interessi ha raggiunto il limite nella mancanza di rispetto per le istituzioni con la richiesta di incontro alla Suprema Magistratura del nostro Paese, con la lettera inviata all’onorevole Congresso di Stato di San Marino e con la comunicazione alla UEFA: nessuno di questi appelli ha peraltro portato alle conclusioni desiderate dal presidente.
Sono sotto gli occhi di tutti i lavori di rifacimento del manto dello Stadio di Serravalle. Il costo di tale opera è molto elevato ed è completamente sostenuto dalla UEFA. Il 6 giugno scorso il Vicepresidente della UEFA era a San Marino per verificare di persona lo stato di avanzamento dei lavori. In quella occasione ha ricordato sia alle autorità politiche che a quelle sportive l’importanza di avere un impianto perfetto in occasione della fase finale del Campionato Europeo Under 21. Tutto ciò impone un rispetto per la struttura che passa da un utilizzo scrupoloso del terreno di gioco, almeno fino al termine del torneo, essendo il manto erboso in fase di consolidamento. Ma tutto questo non ha alcuna importanza per il presidente Mancini.
Tale disinteresse, sommato al suo atteggiamento fanno sorgere spontanee alcune domande: perché il presidente Mancini insiste nel difendere l’affiliazione presso la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio che risulterebbe irregolare ed in contrasto con gli interessi sportivi del suo club, nonché dei regolamenti internazionali in quanto già affiliato alla FIGC?
Quali sono le ragioni che muovono questa apparentemente paradossale difesa di una posizione che porterebbe ad una doppia affiliazione, contraria alle regole ed esponendo quindi il club ad eventuali sanzioni? Che siano motivazioni magari legate alla peculiare posizione di San Marino nel panorama internazionale? Noi non sapremo mai la verità perché non possiamo indagare sulla questione. Ma qualora l’auspicata chiarezza dovesse essere portata dalla magistratura ordinaria, saremo più che disponibili e lieti di metterci a disposizione.
Nel frattempo, alla Federcalcio Sammarinese non rimane altro da fare che curare gli interessi del calcio nostrano, mantenendo alta l’attenzione e diffidando di coloro che non vogliono rispettare le regole che il nostro sistema si è dato. Il compito è arduo e difficile, ma non ci faremo intimidire da chi vuole approfittare della buona fede e dell’onestà di calciatori, dirigenti ed appassionati di calcio di San Marino."
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