La Federazione Sammarinese manda in archivio una grande partecipazione al Torneo della Pace. A Rovereto la squadra di Mirco Balacich ha confermato la crescita di un movimento in continua ascesa. Perdere la finale ai calci di rigore contro i detentori del titolo avvalora il risultato di una squadra tosta e determinata. L'obiettivo della vigilia era ben figurare in un girone che proponeva sfide contro avversarie tedesche, italiane e bosniache. La Federazione Sammarinese ha vinto il girone senza perdere una gara, poi si è giocata la finale alla pari in un contesto completamente diverso. La cornice dello stadio Quercia avrebbe fatto venire i brividi a chiunque, impianto bellissimo, con finale giocata davanti a oltre duemila spettatori provenienti da tutto il mondo. Una finale aperta dagli inni nazionali, che hanno reso ancora più emozionate l'ultimo atto di questo grande torneo. Sul piano agonistico le ragazze di Balacich hanno dimostrato grande carattere, sfiorando anche la vittoria con Sara Franchi. Sono serviti i calci di rigore per decidere chi avrebbe alzato la coppa. Il Sud Tirol non ha mai sbagliato vincendo 5-4, la parata sul penalty di Valeria Canini è stata eccezionale. Resta l'amaro in bocca per esserci andati davvero vicino, ma è un secondo posto che vale un primo. Un'esperienza ottima per la Federazione Sammarinese che ha fatto debuttare anche tre ragazze giovanissime. Una squadra biancoazzurra sulla quale lavorare per quel sogno che si chiama nazionale femminile. Bravi Balacich e il suo staff per la scelta di sperimentare anche una formazione tutta sammarinese proprio per dare seguito al progetto nazionale. Il Torneo della Pace di Rovereto conferma che il calcio in rosa di San Marino c'è e sta lavorando molto bene.
Elia Gorini
Elia Gorini
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