Sono gli uomini simbolo del Faetano a spingere la formazione gialloblu alla fase successiva di post season di Campionato Sammarinese 2013/2014. Le stoccate del capitano e dell'ex pallone di cristallo, che se continua così ci andrà poco lontano anche in questa stagione, mettono il punto all'incredibile filotto di finali consecutive del Tre Penne, in campo all'Olimpico dal maggio 2010 per contendere lo scudetto al Tre Fiori – senza fortuna – e alla Libertas, con esiti opposti.
Non si può più etichettare come sorpresa della stagione, la formazione di Gasperoni, che per poco non estende la damnatio memoriae anche all'altra finalista del 2013, quella Libertas spintonata via dai playoff di campionato, poi vendicatasi in finale di Coppa Titano.
Rimane mina vagante, il Faetano, che recuperati Fucili e Cavoli rispetto alla prima di post season con la Cosmos, deve registrare subito un avvio in salita, con tanta responsabilità di Lamantia nel concedere il gol dell'1-0 a Valli dopo appena sei minuti.
Nella ripresa, in particolar modo, la reazione del Faetano, che sugli sviluppi di una palla inattiva pesca la rete del pareggio con la firma di Vittorio Valentini. Riprende a carburare a pieno regime la formazione di Gasperoni, che con l'inerzia a favore si riversa in avanti a caccia del ribaltone. I campioni in carica si danno al contropiede, ma il capitano gialloblu ci rimette la zampa per anticipare Valli e Pignieri. Cardini per Cibelli: l'ex Murata trova Mikhailovskyi che – a sua volta – non trova il bersaglio grosso. Se tre indizi fanno una prova, il gol divorato al 24' da Pignieri è la certificazione di quanto succederà.
Tempi supplementari dati per assodati ormai da tutti, in campo e in tribuna. Eccetto uno: Andrea Moroni, che al 91' si coordina alla perfezione per battere Federico Valentini e relegare il Tre Penne, per la prima volta dopo quattro anni, ad un'estate senza Europa. La stessa che il Faetano vuole raggiungere dopo lo 0-0 del luglio 2010 con cui si è congedato dal continente, nella prima edizione di Europa League. I mezzi e la volontà per riuscirci, se non addirittura per andare oltre, ci sono tutti.
LP
Non si può più etichettare come sorpresa della stagione, la formazione di Gasperoni, che per poco non estende la damnatio memoriae anche all'altra finalista del 2013, quella Libertas spintonata via dai playoff di campionato, poi vendicatasi in finale di Coppa Titano.
Rimane mina vagante, il Faetano, che recuperati Fucili e Cavoli rispetto alla prima di post season con la Cosmos, deve registrare subito un avvio in salita, con tanta responsabilità di Lamantia nel concedere il gol dell'1-0 a Valli dopo appena sei minuti.
Nella ripresa, in particolar modo, la reazione del Faetano, che sugli sviluppi di una palla inattiva pesca la rete del pareggio con la firma di Vittorio Valentini. Riprende a carburare a pieno regime la formazione di Gasperoni, che con l'inerzia a favore si riversa in avanti a caccia del ribaltone. I campioni in carica si danno al contropiede, ma il capitano gialloblu ci rimette la zampa per anticipare Valli e Pignieri. Cardini per Cibelli: l'ex Murata trova Mikhailovskyi che – a sua volta – non trova il bersaglio grosso. Se tre indizi fanno una prova, il gol divorato al 24' da Pignieri è la certificazione di quanto succederà.
Tempi supplementari dati per assodati ormai da tutti, in campo e in tribuna. Eccetto uno: Andrea Moroni, che al 91' si coordina alla perfezione per battere Federico Valentini e relegare il Tre Penne, per la prima volta dopo quattro anni, ad un'estate senza Europa. La stessa che il Faetano vuole raggiungere dopo lo 0-0 del luglio 2010 con cui si è congedato dal continente, nella prima edizione di Europa League. I mezzi e la volontà per riuscirci, se non addirittura per andare oltre, ci sono tutti.
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