Alla fine è l'attaccante Gatti il secondo dei tagliati da Costantini, con Pancotti che ha recuperato e dovrebbe partire titolare sulla fascia sinistra. Ma con la Croazia c'è anche – e non è una sorpresa – il capitano Luca Censoni, arrivato alla fine del suo ciclo con l'U21. Come confermato da Costantini, Varrella lo avrebbe voluto con sé già per le trasferte in Moldavia e Lussemburgo, ma c'era ancora bisogno di lui ed è rimasto per l'ultimo giro. “Eh sono arrivato alla fine – dice - sarà la mia ultima partita, a chiusura un biennio nel quale ho avuto la fortuna di essere il capitano. Sarà una partita molto difficile, dovremo affrontarla con la voglia di giocarcela, di divertirci e soprattutto di non mollare mai”.
Chiudere con una partita del genere non può che essere bello e brutto allo stesso tempo. Bello perché contro un avversario di valore come la Croazia, che in caso di vittoria sarebbe certa della qualificazione diretta a Euro2019. Brutto per lo stesso motivo, visto che fare risultato stasera sarà quasi impossibile. I croati hanno uno score di 27 gol fatti e 5 subiti, con 7 vittorie a fronte di un ko – con la Repubblica Ceca – e un pari, nello scontro al vertice con la Grecia. Una squadra che può contare sul trequartista Vlasic, autore della rete con cui il suo CSKA Mosca ha piegato il Real Madrid nell'ultima di Champions. C'è il talento mai del tutto espresso di Halilovic, che da anni promette e non mantiene e sin qui, nel Milan, ha giocato solo 3' in Europa League. C'è l'ala del Wolfsburg Brekalo, capocannoniere del girone con 7 gol. E dietro c'è Caleta-Car del Marsiglia, fresco vice-campione del mondo, seppur da panchinaro. “Negli ultimi anni hanno un settore giovanile molto forte – aggiunge Censoni - dovremo stare stretti e aiutarci l'uno con l'altro e soprattutto ripartire dall'ultima mezz'ora fatta in Moldavia”.
E per una vecchia guardia che saluta ci sono già tanti millennials pronti a prendere il loro posto. Ragazzi come Nanni, Pancotti, Michelotti (che è un '99) e David Tomassini, in campo già stasera. “Ce ne sono tanti e sono tutti pronti e all'altezza – assicura Censoni - con la Croazia la maggior parte dei giocatori sarà utilizzabile nel prossimo biennio, ma sanno già come entrare in campo e non devo dirgli niente”.
Nel video l'intervista a Luca Censoni, capitano San Marino U21.
Chiudere con una partita del genere non può che essere bello e brutto allo stesso tempo. Bello perché contro un avversario di valore come la Croazia, che in caso di vittoria sarebbe certa della qualificazione diretta a Euro2019. Brutto per lo stesso motivo, visto che fare risultato stasera sarà quasi impossibile. I croati hanno uno score di 27 gol fatti e 5 subiti, con 7 vittorie a fronte di un ko – con la Repubblica Ceca – e un pari, nello scontro al vertice con la Grecia. Una squadra che può contare sul trequartista Vlasic, autore della rete con cui il suo CSKA Mosca ha piegato il Real Madrid nell'ultima di Champions. C'è il talento mai del tutto espresso di Halilovic, che da anni promette e non mantiene e sin qui, nel Milan, ha giocato solo 3' in Europa League. C'è l'ala del Wolfsburg Brekalo, capocannoniere del girone con 7 gol. E dietro c'è Caleta-Car del Marsiglia, fresco vice-campione del mondo, seppur da panchinaro. “Negli ultimi anni hanno un settore giovanile molto forte – aggiunge Censoni - dovremo stare stretti e aiutarci l'uno con l'altro e soprattutto ripartire dall'ultima mezz'ora fatta in Moldavia”.
E per una vecchia guardia che saluta ci sono già tanti millennials pronti a prendere il loro posto. Ragazzi come Nanni, Pancotti, Michelotti (che è un '99) e David Tomassini, in campo già stasera. “Ce ne sono tanti e sono tutti pronti e all'altezza – assicura Censoni - con la Croazia la maggior parte dei giocatori sarà utilizzabile nel prossimo biennio, ma sanno già come entrare in campo e non devo dirgli niente”.
Nel video l'intervista a Luca Censoni, capitano San Marino U21.
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