Le Federcalcio di Italia e San Marino hanno organizzato congiuntamente, il 5 e 6 maggio scorsi, un corso di formazione medica sotto l’egida della UEFA. Parte integrante del Football Doctor Education Programme, il programma proposto presso il Centro di formazione olimpica del CONI all’Acqua Acetosa è stato aperto dal professor Andrea Ferretti e da Loïc Noirat: il primo è il Coordinatore dell’Area Medica della FIGC, il secondo membro del UEFA Medical Committee. Molteplici i temi toccati, a partire dalla prevenzione degli infortuni nell’attività calcistica: argomento su cui ha spaziato il Dott. Simone Grana, Coordinatore dell’Area Sanitaria della Federcalcio di San Marino, nella quale ricopre anche il ruolo di Vicepresidente. Attraverso l’esperienza di Maurizio Viscidi, Coordinatore dell’Area Tecnica della FIGC, si è parlato del sinergico rapporto tra staff tecnici e medici. Non potevano mancare un aggiornamento in materia di normativa doping, affidato alla dottoressa Elvira De Blasis, così come approfondimenti dedicati alla nutrizione dei calciatori, nonché all’affaticamento ed al recupero che sono stati illustrati dalla dottoressa Luisa Cravana, nutrizionista dell’Italia Under 21. Argomento centrale della seconda giornata di formazione è stato quello degli infortuni e dei traumi cranici, di cui ha trattato la Prof. Anne Nördstrom del UEFA Medical Committe. Ampio spazio è stato riservato anche alle pratiche riabilitative ed alla preparazione mirata a singoli incontri e competizioni, dei quali ha parlato il Prof. Matteo Guzzini – medico della Nazionale italiana femminile. Non sono stati tralasciati gli aspetti psicologici applicati al calcio, tanto a livello di performance che in caso di infortuni. Una “due giorni” intensa e partecipata, quella dell’Acqua Acetosa, che ha visto anche la partecipazione di medici sammarinesi. Oltre a Simone Grana, tra i relatori del terzo modulo del UEFA Football Doctor Eductation Programme organizzato a Roma, erano presenti anche Elena Zamagni, Roberto Venturini, Federico Gorrieri e Salvatore Monaldini.