L'attesa del carro funebre con i commissari di percorso in divisa arancione da una parte e piloti prime guide in tuta dall'altra. In mezzo il passaggio della bara, in seguito presa in consegna da colleghi e amici più stretti. Sentito e colmo di commozione l'applauso che ha accompagnato il breve tratto percorso dal feretro per arrivare all'interno della Chiesa.
Le normative anti covid hanno tenuto lontano i tantissimi appassionati e conoscenti di Silvio Stefanelli che sarebbero venuti a rendergli omaggio dalle zone limitrofe, tuttavia il Santuario di Valdragone si è rivelato luogo adatto per la tanta gente che si è stretta attorno alla famiglia per rendergli l'ultimo saluto. Presenti i vertici della Fams capitanati dal Presidente Paolo Valli e naturalmente i piloti che hanno collaborato con lui: Jader Vagnini, Giuliano Calzolari, Giovanni Zonzini, la famiglia Ercolani che non ha dimenticato i trascorsi tra Silvio e Massimo. Una marea di affetto è stata tributata al copilota da tutta la comunità di Murata dove il navigatore è cresciuto.
La bara è stata ricoperta dalla sua amata tuta da rally e dal casco. Una carriera probabilmente inimitabile quella di Silvio Stefanelli con tutti quegli ingredienti che non hanno fatto di lui solo uno straordinario professionista nel suo settore ma quello che è emerso dalle parole di chi lo ha conosciuto è lo spessore umano che lo ha contraddistinto. Fuori dal santuario le auto da rally che lo hanno visto protagonista