Come il Motomondiale, anche la MXGP riparte dal Qatar, nello sterrato adiacente al circuito su cui Rossi, Lorenzo e Marquez torneranno tra meno di un mese a battagliare. Hanno già ripreso a farlo – invece – Febvre, Cairoli, Nagl e Bobryshev. A sorpresa, però, il re dei salti in Qatar non è nessuno dei big dati per favoriti alla vigilia, bensì una new entry assoluta che risponde al nome di Tim Gajser.
Il 19enne sloveno – fresco di titolo in MX2 l'anno passato – ha sbaragliato la concorrenza mettendo la sua Honda davanti a tutti in entrambe le manche del primo Gran Premio del mondiale motocross. Segnatevelo quello schienale 243: in gara1 è diventata l'ossessione di Evgeny Bobryshev; il russo – che ieri in Qatar ha raccolto un secondo e un terzo posto – si vede sfilare all'interno dal baby fenomeno sloveno, senza possibilità di colmare il divario che – all'ultimo salto tra le fiamme – si attesta sui 7''5. Completa il podio il campione del mondo uscente Romain Febvre.
La fortuna del principiante, avranno pensato i più; ma vincere all'esordio in uno sport pericoloso, ruvido, fisico e intenso come questo, centra poco con la sorte. Lo dimostra nella seconda manche, Gajser, che si ritrova a combattere per il successo con nientemeno che il campione del mondo in carica, Romain Febvre, capace di ripetere l'impresa di Cairoli, unico pilota in grado di vincere il mondiale all'esordio nella classe regina fino all'anno passato.
Curioso il fatto che quest'anno tale record potrebbe essere già bissato; già perchè Gajser – ancor più nettamente che in gara1 – si va a prendere il successo pure nella seconda manche, lasciandosi alle spalle proprio Febvre, complice una caduta del francese nel tentativo di rimontare su Gajser.
Tony Cairoli racimola 33 punti, frutto di un sesto e quarto posto che lo proiettano in quinta posizione assoluta a -16 dallo sloveno padrone della classifica generale. Siamo solo al primo GP, dunque è presto per tirare conclusioni affrettate, certo è che è appena nata una nuova stella nel firmamento del motocross mondiale e – dopo le prime manche del Qatar – guarda già tutti dall'alto in basso.
l.p.
Il 19enne sloveno – fresco di titolo in MX2 l'anno passato – ha sbaragliato la concorrenza mettendo la sua Honda davanti a tutti in entrambe le manche del primo Gran Premio del mondiale motocross. Segnatevelo quello schienale 243: in gara1 è diventata l'ossessione di Evgeny Bobryshev; il russo – che ieri in Qatar ha raccolto un secondo e un terzo posto – si vede sfilare all'interno dal baby fenomeno sloveno, senza possibilità di colmare il divario che – all'ultimo salto tra le fiamme – si attesta sui 7''5. Completa il podio il campione del mondo uscente Romain Febvre.
La fortuna del principiante, avranno pensato i più; ma vincere all'esordio in uno sport pericoloso, ruvido, fisico e intenso come questo, centra poco con la sorte. Lo dimostra nella seconda manche, Gajser, che si ritrova a combattere per il successo con nientemeno che il campione del mondo in carica, Romain Febvre, capace di ripetere l'impresa di Cairoli, unico pilota in grado di vincere il mondiale all'esordio nella classe regina fino all'anno passato.
Curioso il fatto che quest'anno tale record potrebbe essere già bissato; già perchè Gajser – ancor più nettamente che in gara1 – si va a prendere il successo pure nella seconda manche, lasciandosi alle spalle proprio Febvre, complice una caduta del francese nel tentativo di rimontare su Gajser.
Tony Cairoli racimola 33 punti, frutto di un sesto e quarto posto che lo proiettano in quinta posizione assoluta a -16 dallo sloveno padrone della classifica generale. Siamo solo al primo GP, dunque è presto per tirare conclusioni affrettate, certo è che è appena nata una nuova stella nel firmamento del motocross mondiale e – dopo le prime manche del Qatar – guarda già tutti dall'alto in basso.
l.p.
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