Uno sprazzo iniziale con Moto2 e Moto3 in Qatar, un briciolo di speranza poi il nulla. La pandemia da Coronavirus sta cancellando, una ad una, tutte le gare del Motomondiale. Le ultime, in ordine di tempo, sono il Gran Premio d'Italia al Mugello previsto per il 31 maggio e quello di Catalogna della settimana successiva. Sono diventati 7 i rinvii, quindi, ed anche Carmelo Ezpeleta, nel corso di un'intervista, è apparso piuttosto pessimista: “Preferisco parlare di rinvio anziché cancellazione” - ha affermato il CEO di Dorna - “ma ovviamente sarà impossibile correre 19 gran premi, per cui alcune delle gare rimandate verranno definitivamente cancellate. E se siamo sfortunati, lo saranno tutte e 19”.
Per la prima volta lo spagnolo apre alla possibilità che l'intera stagione del motomondiale possa effettivamente saltare. “Finchè non sarà scoperta una cura contro il virus non si potrà viaggiare” - osserva Ezpeleta - “abbiamo il dovere di farci trovare pronti per organizzare un GP ma dovremo ridurre i costi in tutte le aree”. Inoltre, aggiunge Ezpeleta, “una gara di moto è diversa da una partita di calcio perchè qua sono coinvolte un minimo di 2000 persone nel paddock che dovrebbero spostarsi in giro per il mondo”. Un'ipotesi estrema ma non remota e che tiene tutti gli appassionati di MotoGP con il fiato sospeso. Per adesso, comunque, nulla di ufficiale: il via alla stagione 2020 dovrebbe essere al Sachsenring, in Germania, il prossimo 21 giugno.