Vince Marquez davanti a Rossi e Pedrosa. Un podio apparentemente normale che è l'unica cosa normale di un Gran Premio Pazzesco. In Argentina non si parla di chi vince quanto di chi come Lorenzo va in terra quasi subito e soprattutto del caso-Ducati. Con Dovizioso secondo e Iannone terzo, in vista del traguardo l'abruzzese prova una manovra suicida ai danni del compagno e finisce così per tutti e due. Iannone convocato in direzione gara, Dovizioso sconcertato, vertici Ducati su tutte le furie. Quel che è successo, forse, è ancora nulla rispetto a quello che succederà. Per il resto la gara è un rebus che si risolve soprattutto a favore di chi risparmia le gomme. Sull'asfalto argentino infatti l'usura punisce l'aggressività di Valentino che infatti paga nella seconda parte. Il meteo comanda, dal flag to flag alla bandiera rossa la gara è divisa in due.
L'iridato Zarco ricomincia con una vittoria in Moto2 davanti a Lowes e Folger con un peccato grosso come il fegato di Morbidelli. Caduto mentre lottava per il secondo posto. E così primo italiano è Mattia Pasini, decimo.
La Moto3 scrive la storia con Pawi, primo malese a vincere nel motomondiale. A 17 anni vien da pensare vincerà ancora. Benissimo Andrea Locatelli, quarto.
L'iridato Zarco ricomincia con una vittoria in Moto2 davanti a Lowes e Folger con un peccato grosso come il fegato di Morbidelli. Caduto mentre lottava per il secondo posto. E così primo italiano è Mattia Pasini, decimo.
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