L'edizione numero 42 del Rally di San Marino – valevole come quinta tappa del campionato italiano e seconda per il Trofeo Terra 2014 – ha incoronato Paolo Andreucci, al quarto successo in carriera all'ombra del Titano in coppia con Anna Andreussi su Peugeot 208 T16.
Un weekend di altissimo livello che si è risolto in favore del lucchese, per una manciata di secondi migliore di Umberto Scandola, nei confronti del quale il team di Andreucci ha mosso un reclamo – accolto ed in attesa della pronuncia del Tribunale d'appello – relativo agli pneumatici montati nella prima tappa su asfalto dalla Skoda del campione d'Italia in carica, che ora rischia l'esclusione dalla graduatoria (attualmente congelata e sub-judice).
Una vicenda che ha spinto la Skoda ad evitare la via dei microfoni a motori spenti, ma che non ha certo distolto gli occhi dei tanti appassionati accorsi sul Titano dall'affascinante percorso studiato dall'organizzazione, nonché dal finale che ha visto i piloti giocarsi il piazzamento sul filo dei secondi. A completare il podio è Giandomenico Basso sulla sua Ford Fiesta R5 a gas, che si è dovuto difendere dal ritorno di uno strepitoso Simone Campedelli, capace di aggiudicarsi ben quattro delle otto PS disputate, ma penalizzato dai rallentamenti della prima giornata.
Per quanto riguarda il Terra – che soffriva l'assenza di Daniele Ceccoli, attualmente senza volante dopo i problemi emersi col team in settimana – è il trentino Renato Travaglia a bissare il successo di inizio giugno in Sardegna, consolidandosi al comando tra gli specialisti.
Non sono mancati anche acuti nazionali, in quello che per Filippo Reggini era il ritorno alle corse dopo 20 anni esatti e che lo ha portato al settimo posto assoluto sulla sua Skoda Super2000.
Bandiera sammarinese tenuta alta anche da Jader Vagnini, che a bordo di una Fiesta WRC – in coppia con Alice Palazzi – si è imposto nel Rally Show che ha caratterizzato la notte della prima tappa, tanto spettacolare quanto lo è stata – in toto – la manifestazione rallystica sammarinese, che si conferma ancora al top.
LP
LE INTERVISTE
Un weekend di altissimo livello che si è risolto in favore del lucchese, per una manciata di secondi migliore di Umberto Scandola, nei confronti del quale il team di Andreucci ha mosso un reclamo – accolto ed in attesa della pronuncia del Tribunale d'appello – relativo agli pneumatici montati nella prima tappa su asfalto dalla Skoda del campione d'Italia in carica, che ora rischia l'esclusione dalla graduatoria (attualmente congelata e sub-judice).
Una vicenda che ha spinto la Skoda ad evitare la via dei microfoni a motori spenti, ma che non ha certo distolto gli occhi dei tanti appassionati accorsi sul Titano dall'affascinante percorso studiato dall'organizzazione, nonché dal finale che ha visto i piloti giocarsi il piazzamento sul filo dei secondi. A completare il podio è Giandomenico Basso sulla sua Ford Fiesta R5 a gas, che si è dovuto difendere dal ritorno di uno strepitoso Simone Campedelli, capace di aggiudicarsi ben quattro delle otto PS disputate, ma penalizzato dai rallentamenti della prima giornata.
Per quanto riguarda il Terra – che soffriva l'assenza di Daniele Ceccoli, attualmente senza volante dopo i problemi emersi col team in settimana – è il trentino Renato Travaglia a bissare il successo di inizio giugno in Sardegna, consolidandosi al comando tra gli specialisti.
Non sono mancati anche acuti nazionali, in quello che per Filippo Reggini era il ritorno alle corse dopo 20 anni esatti e che lo ha portato al settimo posto assoluto sulla sua Skoda Super2000.
Bandiera sammarinese tenuta alta anche da Jader Vagnini, che a bordo di una Fiesta WRC – in coppia con Alice Palazzi – si è imposto nel Rally Show che ha caratterizzato la notte della prima tappa, tanto spettacolare quanto lo è stata – in toto – la manifestazione rallystica sammarinese, che si conferma ancora al top.
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