Il Rally di San Marino, quest'anno, è un pigliatutto. La 49esima edizione – infatti – è valida come quarta prova del Campionato Italiano, come terza del Terra e del Terra Storico e seconda della Coppa Rally Zona. Anche per questo sul Titano si sono registrati numeri da record, con il boom di iscritti. Ed anche sugli sterrati biancazzurri e limitrofi lo spettacolo non sta certamente mancando. Gara che si è aperta ieri con la breve ma spettacolare “Power Stage” tra i calanchi di San Giovanni: 2km di tortuosi saliscendi dominati dalla Hyundai i20 di Umberto Scandola mentre i punti validi per la stagione sono andati ad Andrea Crugnola, Fabio Andolfi ed Edoardo Bresolin.
Situazione che si è ribaltata in mattinata. Dopo 4 prove speciali – la “Terra di San Marino”, “Macerata Feltria” e “Sestino” - davanti a tutti c'è l'intramontabile b. Il pluricampione italiano, a bordo di una Skoda Fabia, ha oltre 3 secondi di vantaggio proprio su Scandola e 6 sulla Polo del romagnolo Simone Campedelli. In risalita - rispetto alla Power Stage - il leader del CIR Giandomenico Basso, sesto a poco più di 30 secondi da Andreucci. Ottava e nona posizione occupate, momentaneamente, dal boliviano classe 2002 Bruno Bulacia (fratello di Marquito, trionfatore nell'edizione 2020) e da Daniele Ceccoli sempre su Skoda Fabia: il pilota sammarinese accusa un ritardo di 41 secondi.