Storicamente, il Rally di Svezia è sempre stato una gara ad eliminazione. Neve e ghiaccio sono fattori determinanti, e anche quest'anno non hanno fatto eccezione. A farne le spese, nella prima tappa, sono stati due dei grandi favoriti: Kalle Rovanpera e Ott Tanak. Il finlandese, campione del mondo in carica e all'esordio in questo Mondiale visto l'impegno part-time con Toyota, si è ritirato nel corso della quarta speciale – mentre era già in testa – dopo essere finito contro un banco di neve. A una curva di distanza da Rovanpera, la stessa sorte è toccata all'estone della Hyundai. Altro incidente, radiatore irrimediabilmente danneggiato e fine dei giochi.
E così ad approfittarne è stato Esapekka Lappi: l'altro finlandese, sempre su Hyundai, è in vetta dopo 11 prove speciali ed è già entrato in modalità gestione, a meno di altri scossoni. Lappi infatti ha 1'24'' di vantaggio sul sorprendente Adrien Fourmaux, 2° assoluto con la Ford, e 1'40'' sul britannico Elfyn Evans, in difficoltà con la sua Toyota tra le nevi svedesi. Ancora peggio sta andando a Thierry Neuville, addirittura 5°. In mattinata, poi, altro ritiro eccellente: quello del giapponese Katsuta, in lotta con Lappi. Impresa – al momento – per Oliver Solberg: il figlio d'arte è 4° con la Skoda Fabia Rally2, in mezzo alle più potenti e performanti Rally1.