Strepitosa già dalle qualifiche quando mette a segno un 24 su 25 alla prima sessione, poi due pieni, seconda e terza, e altri 48 nella quarta e quinta per un totale di 122 piattelli su 125 che la portano fino al secondo posto dietro solo alla slovacca Stefecekova capace di realizzare il record mondiale e olimpico con 125 su 125 mai ottenuto da nessun’altra atleta in precedenza. Sarà lei la meritatissima campionessa olimpica. Alessandra Perilli alterna, nella prima parte della finalissima errori a fasi brillantissime. Dopo 15 piattelli è prima davanti anche alla Stefecekova. Spara benissimo anche l’americana Browning. E non è un caso che sarà questo il podio finale.
Ma andiamo con ordine. La prima a lasciare è l’australiana Penny Smith. La seconda è l’italiana Silvana Stanco. Restano in 4 e la tensione sale a dismisura quando Alessandra, in vantaggio per lunghi tratti, si fa raggiungere dalla Scanlan. Il piattello decisivo è il numero 35 della finale. Alessandra, sbaglia. L’errore potrebbe essere fatale se la Scanlan tritasse il suo. Così non è bandiera rossa anche per lei. E allora tutto il peso specifico di un bronzo che è un macigno cade addosso alla Perilli, che non fallisce ed elimina l’australiana. Inarrivabili l’oro e l’argento, andati rispettivamente alla slovacca Stefecekova e l’americana Browning, San Marino è medaglia di bronzo olimpico grazie ad Alessandra Perilli.