Troppo Lussemburgo per la squadra maschile sammarinese, specialità compound. Giovanni Paolo Bonelli, Fabrizio Belloni e Leonardo Giorgi tirano, e forte, nelle quattro volée a disposizione, ma alla loro sinistra la squadra lussemburghese sembra non soffrire né la pressione, né il caldo. 217-211 il punteggio finale che significa ARGENTO per i tre biancazzurri.
Neanche il tempo per scrollarsi di dosso la delusione per il mancato oro che Bonelli, nel mixed team con Annalisa Dolci, è già sulla linea di tiro. Ci si gioca il bronzo. Il livello è altissimo. Si arriva pari, con 111 punti a coppia, all’ultima volée, dove gli islandesi sfoderano un impressionante 40, il cosiddetto “perfect”: il terzo gradino del podio è loro. La medaglia più preziosa va al Lussemburgo che surclassa Cipro.
Annalisa Dolci torna in posizione anche per la “finalina” dell’individuale femminile compound. La sua sfidante è Einarsdottir. Al termine della 5^ volée, l’arciere islandese è sopra di 4 punti. Altro bronzo sfumato per un soffio.
Copione che si ripete per la finale 3°- 4° posto del ricurvo maschile. Emanuele Guidi, Jacopo Forlani e Paolo Tura perdono con un netto 6-0 contro gli islandesi – ogni set vale 2 punti, 1 a testa in caso di parità -. Dopo le prime 2 manches poco combattute, i sammarinesi inanellano una serie più che buona. Peccato che al pronti-via della 3^ volée, Tura preferisce non scoccare la freccia. Una perdita di tempo che costa la seconda freccia personale a Forlani. E dopo i 120 secondi a disposizione, termina anche questo sogno di un bronzo.
Ma c’è anche il tempo dei festeggiamenti, perché un argento è sempre un argento, e soprattutto se sopra di te hai solo una squadra di professionisti.
Filippo Mariotti
Neanche il tempo per scrollarsi di dosso la delusione per il mancato oro che Bonelli, nel mixed team con Annalisa Dolci, è già sulla linea di tiro. Ci si gioca il bronzo. Il livello è altissimo. Si arriva pari, con 111 punti a coppia, all’ultima volée, dove gli islandesi sfoderano un impressionante 40, il cosiddetto “perfect”: il terzo gradino del podio è loro. La medaglia più preziosa va al Lussemburgo che surclassa Cipro.
Annalisa Dolci torna in posizione anche per la “finalina” dell’individuale femminile compound. La sua sfidante è Einarsdottir. Al termine della 5^ volée, l’arciere islandese è sopra di 4 punti. Altro bronzo sfumato per un soffio.
Copione che si ripete per la finale 3°- 4° posto del ricurvo maschile. Emanuele Guidi, Jacopo Forlani e Paolo Tura perdono con un netto 6-0 contro gli islandesi – ogni set vale 2 punti, 1 a testa in caso di parità -. Dopo le prime 2 manches poco combattute, i sammarinesi inanellano una serie più che buona. Peccato che al pronti-via della 3^ volée, Tura preferisce non scoccare la freccia. Una perdita di tempo che costa la seconda freccia personale a Forlani. E dopo i 120 secondi a disposizione, termina anche questo sogno di un bronzo.
Ma c’è anche il tempo dei festeggiamenti, perché un argento è sempre un argento, e soprattutto se sopra di te hai solo una squadra di professionisti.
Filippo Mariotti
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