Il 22 aprile è la "Giornata Mondiale della Terra". Unione per la Repubblica intende ricordare questo importante appuntamento promosso dalle Nazioni Unite.
Earth day 2016: riflettere per un giorno sul futuro del pianeta, sull’utilizzo delle proprie risorse, sul rapporto che l’umanità deve avere con il pianeta stesso e le sue risorse, riteniamo sia un tema etico di forte rilevanza.
Abbiamo una responsabilità diretta verso le nuove generazioni.
Dalle scelte di oggi dipende il futuro delle generazioni di domani e della qualità di vita che esse potranno avere.
La terra non ha risorse illimitate e l’aumento della popolazione, unita ad un modello di sviluppo che utilizza in modo pesante i beni del pianeta e aumenta l’inquinamento delle fonti naturali e dell’atmosfera, sono fattori sui quali la comunità nazionale ed i singoli Stati devono fare delle riflessioni serie e profonde.
Fino a quando sarà sostenibile l’attuale modello di sviluppo? Ci sono tante teorie, alcune impostate su dati scientifici, altre su logiche considerazioni che si basano sul semplice fatto che le risorse del pianeta non sono illimitate.
Ciò che è certo è che ci sono situazioni che a lungo andare possono essere irreversibili. L’esaurimento delle risorse naturali, l’attacco alla biodiversità, l’inquinamento ambientale, gli impatti che stili di vita possono avere sull’essere umano e sulla fauna animale, sono temi di forte attualità verso i quali anche una piccola realtà come la Repubblica di San Marino non può restare indifferente.
“Siamo un micro Stato ma ciò non ci deve esentare da responsabilità dirette sul tema ambientale e l’impegno per preservare le riserve naturali – afferma il Presidente del Gruppo Consiliare UPR Marco Podeschi.
Ogni cittadino deve, nel suo piccolo, contribuire al processo che prima di tutto è culturale e si applica in modo multidisciplinare.
UPR – come Movimento – da tempo persegue in termini organizzativi interni questa politica. Riduzione prossima allo zero dell’utilizzo della carta. Equilibrato impiego dell’illuminazione e del riscaldamento. Fornitori nazionali per limitare al minimo trasporti ed emissioni.
C’è però molto di più da fare. Ritengo sarebbe necessario un patto fra tutti i Consiglieri affinché si possano promuovere politiche di rispetto dell’ambiente intese a 360°.
Abbiamo idee diverse, ma ci sono elementi di base comuni sui quali occorre lavorare affinché la Repubblica di San Marino possa diventare uno Stato all’avanguardia.
Ci sono scelte di politica industriale generali sulle quali non possiamo intervenire, ma invece ci sono decisioni strategiche che possiamo legittimamente portare avanti.
In questa Legislatura, per scelta dei Gruppi Consiliari, non si utilizzano più le comunicazioni cartacee per convocazioni e documenti Istituzionali. Non si stampano più i documenti a corredo dell’attività del Consiglio Grande e Generale e si è anche tentato di razionalizzare l’utilizzo della risorsa idrica a Palazzo Pubblico con l’installazione di erogatori d’acqua.
Ci sono ancora tante cose da fare e il progetto della mobilità sostenibile è uno di questi, così come gli impegni assunti a Parigi alla Conferenza COP21.
L’auspicio è che la classe politica si attivi in modo permanente su queste tematiche e che ogni anno l’Earth Day sia il momento per fare il punto degli interventi realizzati.”
Earth day 2016: riflettere per un giorno sul futuro del pianeta, sull’utilizzo delle proprie risorse, sul rapporto che l’umanità deve avere con il pianeta stesso e le sue risorse, riteniamo sia un tema etico di forte rilevanza.
Abbiamo una responsabilità diretta verso le nuove generazioni.
Dalle scelte di oggi dipende il futuro delle generazioni di domani e della qualità di vita che esse potranno avere.
La terra non ha risorse illimitate e l’aumento della popolazione, unita ad un modello di sviluppo che utilizza in modo pesante i beni del pianeta e aumenta l’inquinamento delle fonti naturali e dell’atmosfera, sono fattori sui quali la comunità nazionale ed i singoli Stati devono fare delle riflessioni serie e profonde.
Fino a quando sarà sostenibile l’attuale modello di sviluppo? Ci sono tante teorie, alcune impostate su dati scientifici, altre su logiche considerazioni che si basano sul semplice fatto che le risorse del pianeta non sono illimitate.
Ciò che è certo è che ci sono situazioni che a lungo andare possono essere irreversibili. L’esaurimento delle risorse naturali, l’attacco alla biodiversità, l’inquinamento ambientale, gli impatti che stili di vita possono avere sull’essere umano e sulla fauna animale, sono temi di forte attualità verso i quali anche una piccola realtà come la Repubblica di San Marino non può restare indifferente.
“Siamo un micro Stato ma ciò non ci deve esentare da responsabilità dirette sul tema ambientale e l’impegno per preservare le riserve naturali – afferma il Presidente del Gruppo Consiliare UPR Marco Podeschi.
Ogni cittadino deve, nel suo piccolo, contribuire al processo che prima di tutto è culturale e si applica in modo multidisciplinare.
UPR – come Movimento – da tempo persegue in termini organizzativi interni questa politica. Riduzione prossima allo zero dell’utilizzo della carta. Equilibrato impiego dell’illuminazione e del riscaldamento. Fornitori nazionali per limitare al minimo trasporti ed emissioni.
C’è però molto di più da fare. Ritengo sarebbe necessario un patto fra tutti i Consiglieri affinché si possano promuovere politiche di rispetto dell’ambiente intese a 360°.
Abbiamo idee diverse, ma ci sono elementi di base comuni sui quali occorre lavorare affinché la Repubblica di San Marino possa diventare uno Stato all’avanguardia.
Ci sono scelte di politica industriale generali sulle quali non possiamo intervenire, ma invece ci sono decisioni strategiche che possiamo legittimamente portare avanti.
In questa Legislatura, per scelta dei Gruppi Consiliari, non si utilizzano più le comunicazioni cartacee per convocazioni e documenti Istituzionali. Non si stampano più i documenti a corredo dell’attività del Consiglio Grande e Generale e si è anche tentato di razionalizzare l’utilizzo della risorsa idrica a Palazzo Pubblico con l’installazione di erogatori d’acqua.
Ci sono ancora tante cose da fare e il progetto della mobilità sostenibile è uno di questi, così come gli impegni assunti a Parigi alla Conferenza COP21.
L’auspicio è che la classe politica si attivi in modo permanente su queste tematiche e che ogni anno l’Earth Day sia il momento per fare il punto degli interventi realizzati.”
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