“A seguito di quanto contenuto nella Relazione del presidente di Banca Centrale dello scorso 4 novembre, ritengo doveroso precisare che nel corso della missione a Washington per gli Annual Meeting del Fondo Monetario Internazionale, cui ho preso parte, non ho visto né sentito alcun tipo di minaccia nei confronti dei vertici di Banca Centrale. Nondimeno mi corre l’obbligo di chiarire che tali presunte minacce, se ci sono state, non sono venute dalla mia persona.
Dispiace che un’istituzione come Banca Centrale lanci il sasso e tiri indietro la mano, parlando di minacce e intimidazioni senza fornire ulteriori spiegazioni e precisazioni. Accuse gravi, seppur non si sa a chi siano dirette, che giungono tra l’altro all’interno di una campagna elettorale che dovrebbe vedere un’istituzione come Banca Centrale rimanere la di fuori da certe dinamiche e astenersi dal formulare giudizi politici”.
Dispiace che un’istituzione come Banca Centrale lanci il sasso e tiri indietro la mano, parlando di minacce e intimidazioni senza fornire ulteriori spiegazioni e precisazioni. Accuse gravi, seppur non si sa a chi siano dirette, che giungono tra l’altro all’interno di una campagna elettorale che dovrebbe vedere un’istituzione come Banca Centrale rimanere la di fuori da certe dinamiche e astenersi dal formulare giudizi politici”.
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