Nella giornata di 28 novembre 2016, sono state raccolte le adesioni per il corso relativo al conseguimento del FCE Certificate. Ogni anno, infatti, la scuola offre la possibilità di poter sostenere lezioni con insegnanti madrelingua inglesi, utili soprattutto agli studenti del quinto anno, i quali possono sostenere anticipatamente un esame universitario tramite una solida preparazione e ad un costo decisamente più accessibile rispetto alle lezioni tenute privatamente.
Nonostante la scuola avesse fornito solamente 46 posti disponibili, numerosi alunni si sono letteralmente fiondati - come prevedibile - verso questa ghiotta occasione, consci anche della concreta possibilità di rimanere esclusi, creando un marasma dal quale miracolosamente ne sono usciti tutti indenni. Tutto ciò è però servito a stimolare più di un quesito su una gestione sicuramente disorganizzata e lacunosa di una delle attività extrascolastiche di punta dell’anno.
Inevitabilmente è scaturita un’aspra critica verso il personale docente e amministrativo della scuola, veicolando le principali accuse verso coloro che hanno deciso di applicare un metodo gestionale volto ad un apparente menefreghismo: non solo studenti e genitori sono stati tenuti per lungo tempo all’oscuro di qualsiasi decisione avesse preso la scuola, in tale ambito, bensì non è stata nemmeno presa in considerazione l’idea di convocare un’assemblea consultiva, finalizzata alla risoluzione dei problemi emersi, coinvolgendo noi e promuovendo una collaborazione reale e immediata all’interno del sistema scolastico.
In tal modo, sono quindi state escluse le ipotesi di riservare il corso agli studenti delle classi V, diminuendo il numero di richieste e limitando conseguentemente il numero di esclusi, che ora dovranno ricorrere a corsi più disagevoli e costosi.
Inoltre, la modalità d'iscrizione è stata inaccettabile: la consegna del modulo era prevista per le 12:45 in punto, e i ragazzi hanno avuto il permesso di uscire dalle classi a malapena cinque minuti prima, creando così una situazione spiacevole, imbarazzante e a dir poco grottesca: decine di studenti in fila davanti alle scale che spingevano come ossessi per aggiudicarsi un posto, rischiando anche di cadere pur di vedere il proprio nome scritto in lista.
A seguito dei fatti accaduti, vogliamo dunque lanciare un appello alle istituzioni scolastiche e a chiunque dovrà ricoprire il ruolo di Segretario di Stato all'Istruzione, ad agire affinché non si ripetano più gli incresciosi fatti di quest'anno, fiduciosi e speranzosi di poter riuscire a risolvere questo problema per l’anno prossimo, mirando ad ampliare l’offerta di posti disponibili e cambiando la modalità di iscrizione, per permettere a tutti, in modo equo e basandosi su parametri concreti, di accedervi.
Gli studenti dell’Associazione Studentesca Sammarinese delle Classi Quarte
Nonostante la scuola avesse fornito solamente 46 posti disponibili, numerosi alunni si sono letteralmente fiondati - come prevedibile - verso questa ghiotta occasione, consci anche della concreta possibilità di rimanere esclusi, creando un marasma dal quale miracolosamente ne sono usciti tutti indenni. Tutto ciò è però servito a stimolare più di un quesito su una gestione sicuramente disorganizzata e lacunosa di una delle attività extrascolastiche di punta dell’anno.
Inevitabilmente è scaturita un’aspra critica verso il personale docente e amministrativo della scuola, veicolando le principali accuse verso coloro che hanno deciso di applicare un metodo gestionale volto ad un apparente menefreghismo: non solo studenti e genitori sono stati tenuti per lungo tempo all’oscuro di qualsiasi decisione avesse preso la scuola, in tale ambito, bensì non è stata nemmeno presa in considerazione l’idea di convocare un’assemblea consultiva, finalizzata alla risoluzione dei problemi emersi, coinvolgendo noi e promuovendo una collaborazione reale e immediata all’interno del sistema scolastico.
In tal modo, sono quindi state escluse le ipotesi di riservare il corso agli studenti delle classi V, diminuendo il numero di richieste e limitando conseguentemente il numero di esclusi, che ora dovranno ricorrere a corsi più disagevoli e costosi.
Inoltre, la modalità d'iscrizione è stata inaccettabile: la consegna del modulo era prevista per le 12:45 in punto, e i ragazzi hanno avuto il permesso di uscire dalle classi a malapena cinque minuti prima, creando così una situazione spiacevole, imbarazzante e a dir poco grottesca: decine di studenti in fila davanti alle scale che spingevano come ossessi per aggiudicarsi un posto, rischiando anche di cadere pur di vedere il proprio nome scritto in lista.
A seguito dei fatti accaduti, vogliamo dunque lanciare un appello alle istituzioni scolastiche e a chiunque dovrà ricoprire il ruolo di Segretario di Stato all'Istruzione, ad agire affinché non si ripetano più gli incresciosi fatti di quest'anno, fiduciosi e speranzosi di poter riuscire a risolvere questo problema per l’anno prossimo, mirando ad ampliare l’offerta di posti disponibili e cambiando la modalità di iscrizione, per permettere a tutti, in modo equo e basandosi su parametri concreti, di accedervi.
Gli studenti dell’Associazione Studentesca Sammarinese delle Classi Quarte
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