“Tavoli sulle grandi riforme fermi dalla fine del 2018. Se non arriverà un cambio di passo il 2019 non andrà meglio”. ANIS sollecita il Governo: non solo riaprire i tavoli, chiede di farlo con un nuovo metodo, una “cabina di regia”, che contempli tutti i fattori in gioco e gli effetti su tutti i settori.
Torna poi ad indicare le priorità. Riforma previdenziale – legata sia al Bilancio dello Stato sia al mondo del lavoro e al sistema bancario. Riforme per lo sviluppo economico, “vitali per ridare competitività al sistema”. In testa c'è sempre l'IVA che – dicono – andrà a completare la riforma fiscale del 2013 e per la quale chiedono accelerazione. L'auspicio è di arrivare – dopo una attenta analisi che parta dai dati su ricavi e consumi interni per un regime che sia cucito addosso al tessuto economico – alla sua applicazione nel 2020. Non secondario e sollecitato già nei giorni scorsi riattivare il tavolo relativo all'edilizia.
Dalle riforme alla semplificazione: apprezzamento per alcuni interventi introdotti dalla segreteria al Lavoro e Industria: “importantissimi in particolare per il manifatturiero, riducendo burocrazia per i distacchi e il lavoro straordinario”, ma – scrive Anis – attendiamo l'estensione del lavoro occasionale alle industrie, che non hanno strumenti di flessibilità, e il “silenzio-assenso” nei procedimenti autorizzativi.
Analisi poi sul fronte politico, nella preoccupazione per le notizie di un possibile aumento delle segreterie di stato: “Se un efficace coordinamento è mancato con sette – osservano gli Industriali – difficile possa realizzarsi con dieci”.
Leggi il Comunicato Stampa ANIS
Torna poi ad indicare le priorità. Riforma previdenziale – legata sia al Bilancio dello Stato sia al mondo del lavoro e al sistema bancario. Riforme per lo sviluppo economico, “vitali per ridare competitività al sistema”. In testa c'è sempre l'IVA che – dicono – andrà a completare la riforma fiscale del 2013 e per la quale chiedono accelerazione. L'auspicio è di arrivare – dopo una attenta analisi che parta dai dati su ricavi e consumi interni per un regime che sia cucito addosso al tessuto economico – alla sua applicazione nel 2020. Non secondario e sollecitato già nei giorni scorsi riattivare il tavolo relativo all'edilizia.
Dalle riforme alla semplificazione: apprezzamento per alcuni interventi introdotti dalla segreteria al Lavoro e Industria: “importantissimi in particolare per il manifatturiero, riducendo burocrazia per i distacchi e il lavoro straordinario”, ma – scrive Anis – attendiamo l'estensione del lavoro occasionale alle industrie, che non hanno strumenti di flessibilità, e il “silenzio-assenso” nei procedimenti autorizzativi.
Analisi poi sul fronte politico, nella preoccupazione per le notizie di un possibile aumento delle segreterie di stato: “Se un efficace coordinamento è mancato con sette – osservano gli Industriali – difficile possa realizzarsi con dieci”.
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