Nel palazzo di Montecitorio l’Assemblea Costituente approva a scrutinio segreto, con 453 voti a favore e 62 contrari, la nuova carta costituzionale italiana.
Approvata il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato De Nicola il 27 dicembre seguente, fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria, dello stesso giorno, ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948. Consta di 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali.
La Costituzione pone l'attenzione sui diritti economici e sociali e sulla loro garanzia effettiva. Si ispira anche ad una concezione anti-autoritaria dello Stato con una chiara diffidenza verso un potere esecutivo forte e una fiducia nel funzionamento del sistema parlamentare, sebbene già nell'Ordine del giorno Perassi, venne presa in considerazione la necessità di inserire meccanismi idonei a tutelare le esigenze di stabilità governativa.
Non mancano poi importanti riferimenti alle libertà individuali e sociali, rafforzate da una tendenza solidaristica di base.
Approvata il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato De Nicola il 27 dicembre seguente, fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria, dello stesso giorno, ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948. Consta di 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali.
La Costituzione pone l'attenzione sui diritti economici e sociali e sulla loro garanzia effettiva. Si ispira anche ad una concezione anti-autoritaria dello Stato con una chiara diffidenza verso un potere esecutivo forte e una fiducia nel funzionamento del sistema parlamentare, sebbene già nell'Ordine del giorno Perassi, venne presa in considerazione la necessità di inserire meccanismi idonei a tutelare le esigenze di stabilità governativa.
Non mancano poi importanti riferimenti alle libertà individuali e sociali, rafforzate da una tendenza solidaristica di base.
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