Il 28 febbraio 2002 termina il corso legale della Lira italiana. Dopo un breve periodo di doppia valuta l’Euro, già entrato in circolazione dal primo gennaio dello stesso anno, prenderà definitivamente il posto della Lira.
Il suo nome deriva dal latino libbra che era una delle monete in circolazione nell’antica Roma. La Lira italiana fu introdotta in Italia durante il periodo napoleonico e venne adottata nel Regno d’Italia il 24 agosto 1862, quando a Roma viene emanato il decreto che stabilisce la messa fuori corso di tutte le altre monete circolanti nei vari stati preunitari entro la fine dell'anno: 1 lira da 5 g di argento al titolo 900/1000 corrispondeva a 0,29025 g d'oro fino, oppure a 4,5 g d'argento fino (scesi a 4,459 nel 1863), cioè allo stesso valore della vecchia lira napoleonica e del contemporaneo franco francese. Con quest'ultimo c'era una totale intercambiabilità, che permise la creazione dell'Unione monetaria latina e la libera circolazione del franco francese, del franco svizzero e del franco belga sul territorio nazionale italiano.
Molti personaggi famosi furono raffigurati sulle banconote: Maria Montessori nelle 1.000 lire; Guglielmo Marconi nelle 2.000 lire; il compositore Vincenzo Bellini nelle 5.000; Alessandro Volta nelle 10.000; il pittore Tiziano Vercellio nelle 20.000; Gian Lorenzo Bernini nelle 50.000; Caravaggio nelle 100.000, Raffaello nelle banconote da 500.000 lire.
Il suo nome deriva dal latino libbra che era una delle monete in circolazione nell’antica Roma. La Lira italiana fu introdotta in Italia durante il periodo napoleonico e venne adottata nel Regno d’Italia il 24 agosto 1862, quando a Roma viene emanato il decreto che stabilisce la messa fuori corso di tutte le altre monete circolanti nei vari stati preunitari entro la fine dell'anno: 1 lira da 5 g di argento al titolo 900/1000 corrispondeva a 0,29025 g d'oro fino, oppure a 4,5 g d'argento fino (scesi a 4,459 nel 1863), cioè allo stesso valore della vecchia lira napoleonica e del contemporaneo franco francese. Con quest'ultimo c'era una totale intercambiabilità, che permise la creazione dell'Unione monetaria latina e la libera circolazione del franco francese, del franco svizzero e del franco belga sul territorio nazionale italiano.
Molti personaggi famosi furono raffigurati sulle banconote: Maria Montessori nelle 1.000 lire; Guglielmo Marconi nelle 2.000 lire; il compositore Vincenzo Bellini nelle 5.000; Alessandro Volta nelle 10.000; il pittore Tiziano Vercellio nelle 20.000; Gian Lorenzo Bernini nelle 50.000; Caravaggio nelle 100.000, Raffaello nelle banconote da 500.000 lire.
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