La morte della 39enne rumena Eva Ana Bocean è avvolta nel mistero, quasi quanto la vittima. “Sento che il diavolo sta per prendermi”, avrebbe detto poco prima di morire ad una collega sua connazionale. Eva veniva dalla Transilvania, luogo già di per sé stesso inquietante per la leggenda di Dracula e i racconti di sangue. Era arrivata in Italia da circa due settimane e tramite un’agenzia interinale aveva cercato lavoro come cameriera in un hotel di Marebello. Una donna strana – la descrivono personale e proprietari dell’hotel. Veniva tenuta lontana praticamente da tutti a causa dalle sue stravaganze. I titolari stavano cercando di rispedirla a casa, perché non adatta al lavoro. Sarebbe dovuta ripartire proprio oggi.
“Il diavolo sta per prendermi.” Una frase che sarebbe stata giudicata l’ennesima stranezza di una donna con problemi, se non fosse che ieri, alle 5.30 del mattino, Eva è stata notata davanti all’hotel di via Siracusa sdraiata a terra, seminuda, ricoperta di lividi. E’ morta poco dopo al Pronto Soccorso. Le gravi lesioni interne non le hanno dato scampo. I Carabinieri non escludono nulla: suicidio, incidente, omicidio. Anche se le lesioni risultano compatibili con le percosse. Ogni ipotesi resta aperta. Ma quella frase si sta rivelando un’agghiacciante coincidenza.
Monica Fabbri
“Il diavolo sta per prendermi.” Una frase che sarebbe stata giudicata l’ennesima stranezza di una donna con problemi, se non fosse che ieri, alle 5.30 del mattino, Eva è stata notata davanti all’hotel di via Siracusa sdraiata a terra, seminuda, ricoperta di lividi. E’ morta poco dopo al Pronto Soccorso. Le gravi lesioni interne non le hanno dato scampo. I Carabinieri non escludono nulla: suicidio, incidente, omicidio. Anche se le lesioni risultano compatibili con le percosse. Ogni ipotesi resta aperta. Ma quella frase si sta rivelando un’agghiacciante coincidenza.
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