E’ un convegno che riepiloga le celebrazioni per i 50 anni dell’Iss e che riunirà il 24 marzo al Teatro Titano medici, ricercatori ed economisti di altissimo livello. 'Sono convinto - ha detto il Segretario di Stato alla sanità Massimo Rossini - che il nostro sistema sanitario possa essere un modello anche per altri Paesi. Così, senza alcuna paura, ci metteremo a confronto con le diverse realtà per essere, con l’ultima riforma del 2004, ancora al top dei diversi modelli sanitari'. Il tema scelto per il convegno è “Sistemi sanitari e innovazione: priorità e sfide” ed è una analisi, sottolinea il direttore dell’Autority Paolo Pasini, 'quanto mai attuale perché innovazione, oggi, in sanità è soprattutto innovazione del sistema, vuol dire ragionare in termini di sistema sanitario pubblico e di efficienza economica. A San Marino, ricorda Pasini, il livello della salute è ottimo, non solo per l’aspettativa di vita, che ci pone al vertice della classifica internazionale, ma per la qualità della vita che vede la Repubblica tra i primi 3 Paesi nel mondo'. Il direttore dell’Iss Alfeo Montesi avrà il compito di tracciare un primo bilancio dell’esperienza sammarinese ed è un saldo positivo.
Il budget del 2006, dopo una prima fase sperimentale, diverrà operativo. Con la riorganizzazione prevista dall’articolo 32 si passa dalla frammentazione dei servizi all’organizzazione per dipartimenti. Sul piano degli investimenti sta per partire la gara per il nuovo blocco operatorio ed è già stata acquisita una nuova risonanza magnetica che ha anche proprietà terapeutiche ed è una delle poche operative in Europa. 'C’è ancora molto da lavorare - sottolinea Montesi - soprattutto sulle risorse umane, ma la strada imboccata è quella giusta'.
Il budget del 2006, dopo una prima fase sperimentale, diverrà operativo. Con la riorganizzazione prevista dall’articolo 32 si passa dalla frammentazione dei servizi all’organizzazione per dipartimenti. Sul piano degli investimenti sta per partire la gara per il nuovo blocco operatorio ed è già stata acquisita una nuova risonanza magnetica che ha anche proprietà terapeutiche ed è una delle poche operative in Europa. 'C’è ancora molto da lavorare - sottolinea Montesi - soprattutto sulle risorse umane, ma la strada imboccata è quella giusta'.
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