Due rapidi fendenti: uno alla gola del marocchino, l’altro al torace del giovane nigeriano. Il responsabile materiale del ferimento sarebbe un 26enne cagliaritano, residente a Colbordolo: giovane con un precedente per violazione della legge contro le discriminazioni razziali. I complici 2 ragazzi pesaresi, di 23 e 25 anni, che - armati di cinghie - avrebbero inseguito gli stranieri, già feriti, per aggredirli ancora. Per tutti l’accusa è di tentato omicidio. Gli altri della compagnia – non ancora rintracciati – avrebbero avuto un ruolo marginale. I carabinieri hanno proceduto agli arresti dopo aver incrociato le immagini della telecamera con alcune testimonianze. Tutto è successo davanti ad un distributore di sigarette. Dalle immagini si vede uno spintonamento reciproco. Sembra inoltre che – a un certo punto - il giovane nigeriano sputi in faccia a uno del gruppo dei pesaresi. Quindi l’accoltellamento. Fortunatamente le condizioni dei 2 feriti sono in netto miglioramento. Se la caveranno con qualche giorno di Ospedale. Soggetti già seguiti da tempo dalle forze dell’ordine; tra loro anche un 15enne. Sono stati colti con le mani nel sacco dopo un colpo ad una azienda di Faenza. Inutile la fuga prima in auto poi a piedi. Si sono arresi, però, solo dopo 3 colpi di pistola sparati in aria da un militare a scopo intimidatorio. Potrebbero essere tra i responsabili della raffica di furti - in abitazioni e ditte romagnole – che hanno caratterizzato la cronaca di questi ultimi mesi.
Nel video l'intervista a Antonio De LIse, comandante Carabinieri Riccione.
Gianmarco Morosini
Nel video l'intervista a Antonio De LIse, comandante Carabinieri Riccione.
Gianmarco Morosini
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