Confermata, in appello, la condanna per i titolari del sito del Macello che, nel 2001 quando Romeo Morri era Segretario di Stato alla sanità, diffuse un comunicato anonimo in cui l’eponente politico era accusato di essere un cocainomane. “Sono stati 5 anni di inferno, commenta il presidente dei popolari, per una calunnia che aveva offeso il mio onore ma soprattutto la mia dignità di uomo e di padre di famiglia. Una idea, che è sempre stata anche un impegno politico, era stata trasformata in una accusa infamante, ancor più offensiva in quanto anonima” .Il giudice Ferroni ha disposto un risarcimento pari a 30mila euro che, fa sapere Morri, sarà interamente devoluto alla federazione sport speciali.
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