Il passaggio di testimone è stato anche l’occasione per tracciare il bilancio di due anni d’attività: 3.500 i voli del reggimento elicotteri, 1.500 all’estero, 120 tonnellate di equipaggiamenti e materiali per l’approntamento dei suoi gruppi di volo che si sono alternati in Libano, Kosovo e Afghanistan. Un’eredità che si troverà d’ora in avanti a gestire Fabrizio Barone, colonnello pilota cui oggi Marco Morra ha ceduto la guida del 7° reggimento aviazione dell’Esercito “Vega”, durante una cerimonia a cui hanno partecipato autorità civili e militari.
Il cambio al vertice avviene esattamente dopo dieci anni dal trasferimento del “Vega” da Pordenone al “Giannetto Vassura” di Rimini, avvenuto il 23 ottobre 1998 nel quadro del riordino dell’aviazione dell’Esercito.
Tra gli elicotteri in dotazione, che facevano da cornice al reggimento schierato in armi, un AB205 con i colori del “Vega”, che presenta una rappresentazione stilizzata di Rimini, realizzato dal visual artist riminese Michele Costa. Più che un segno d’appartenenza, la riproduzione dello stemma araldico vuole essere un modo per comunicare, in maniera semplice e diretta, emozioni ed esperienze.
Il cambio al vertice avviene esattamente dopo dieci anni dal trasferimento del “Vega” da Pordenone al “Giannetto Vassura” di Rimini, avvenuto il 23 ottobre 1998 nel quadro del riordino dell’aviazione dell’Esercito.
Tra gli elicotteri in dotazione, che facevano da cornice al reggimento schierato in armi, un AB205 con i colori del “Vega”, che presenta una rappresentazione stilizzata di Rimini, realizzato dal visual artist riminese Michele Costa. Più che un segno d’appartenenza, la riproduzione dello stemma araldico vuole essere un modo per comunicare, in maniera semplice e diretta, emozioni ed esperienze.
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