In Afghanistan domina la rabbia dopo il massacro di 16 civili a Kandahar. Il soldato americano di 38 anni, ritenuto dall’ISAF unico responsabile della strage, rischia la pena di morte. Lo afferma il segretario alla Difesa Panetta. Emergono intanto particolari sullo stato di salute del presunto omicida. Il sergente, sposato e padre di due bambini, pare avesse subito un trauma cerebrale in Iraq. Ma sappiamo che la versione dei fatti, raccontata da testimoni locali, è ben diversa. Si parla infatti di un gruppo di militari americani ubriachi, che avrebbero aperto il fuoco su donne, anziani e bambini ridendo tra loro. Anche per questo dall’Afghanistan arriva la richiesta di un'immediata uscita di scena degli Stati Uniti, proprio nel momento in cui Washington stava trattando con Kabul la permanenza a lungo termine nel Paese.
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