Tv e giornali, per l'Autorità garante nelle comunicazioni l'editoria perde un miliardo di euro in 5 anni, e quasi 3.000 posti di lavoro, mentre il canone ha aiutato i ricavi delle televisioni.
In 5 anni, dal 2012 al 2016, i ricavi delle principali imprese televisive sono aumentati di circa 220 milioni di euro: la ripresa si è avuta dal 2015, in particolare grazie agli introiti del canone televisivo, +180 milioni di euro, e ai servizi televisivi a pagamento, +70 milioni. Gli introiti pubblicitari si sono invece ridotti di 160 milioni rispetto al 2012. A livello di comparto, con circa 22.000 addetti nel 2016, l'occupazione rimane sostanzialmente stabile rispetto ai livelli del 2012.
Molto diverso il discorso per l'editoria: nei 5 anni i ricavi complessivi si sono ridotti di quasi un miliardo di euro (-16,6%); tuttavia nel 2016 c'è stata una piccola crescita, del 7,1%. Per quanto riguarda i livelli occupazionali, gli effetti della crisi dell’editoria cartacea sono stati molto considerevoli: tra il 2012 ed il 2016 le imprese considerate hanno ridotto gli organici del 16,9%, si parla di ben 2.800 unità in meno. Gli introiti pubblicitari sono cresciuti del 5%, che compensano l'ulteriore calo dei ricavi provenienti dalla vendita delle copie, -0,6%.
Francesca Biliotti
In 5 anni, dal 2012 al 2016, i ricavi delle principali imprese televisive sono aumentati di circa 220 milioni di euro: la ripresa si è avuta dal 2015, in particolare grazie agli introiti del canone televisivo, +180 milioni di euro, e ai servizi televisivi a pagamento, +70 milioni. Gli introiti pubblicitari si sono invece ridotti di 160 milioni rispetto al 2012. A livello di comparto, con circa 22.000 addetti nel 2016, l'occupazione rimane sostanzialmente stabile rispetto ai livelli del 2012.
Molto diverso il discorso per l'editoria: nei 5 anni i ricavi complessivi si sono ridotti di quasi un miliardo di euro (-16,6%); tuttavia nel 2016 c'è stata una piccola crescita, del 7,1%. Per quanto riguarda i livelli occupazionali, gli effetti della crisi dell’editoria cartacea sono stati molto considerevoli: tra il 2012 ed il 2016 le imprese considerate hanno ridotto gli organici del 16,9%, si parla di ben 2.800 unità in meno. Gli introiti pubblicitari sono cresciuti del 5%, che compensano l'ulteriore calo dei ricavi provenienti dalla vendita delle copie, -0,6%.
Francesca Biliotti
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