Un soldato sovietico dato per disperso 33 anni fa durante un combattimento in Afghanistan tra l'Armata rossa e le truppe dei mujaheddin islamici è stato rintracciato vicino a Herat in Afghanistan da un'associazione di veterani di guerra con base a Mosca. Bakhritdin Khakimov, soldato del 101/esimo reggimento di fanteria, rimase ferito poco dopo l'inizio del conflitto e fu curato da alcuni indigeni, tra cui un erborista che, una volta guarito, insegnò al giovane il suo mestiere. L'uomo, che è nato a Samarcanda, in Uzbekistan, quando è rimasto ferito aveva 20 anni, e in tutti questi anni lontano da casa avrebbe quasi dimenticato la lingua russa, oltre a cambiare nome in Sheikh Abdullah. Bakhritdin adesso ha 53 anni e per tutto questo tempo ha vissuto in Afghanistan facendo l'erborista. A riconoscerlo è stato suo fratello Sharof, un ex tenente colonnello di polizia, e i due dovrebbero riabbracciarsi tra una settimana. Le associazioni dei reduci della guerra in Afghanistan sostengono che siano più di 250 i soldati sovietici ancora dispersi nel Paese, metà dei quali russi. Finora ne sono stati rintracciati 29, e sette di loro hanno preferito restare in Afghanistan. Nella guerra in Afghanistan contro i mujaheddin armati dagli Stati Uniti (1979-1989) persero la vita circa 15 mila militari sovietici.
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