L'alcol è una delle principali cause di morte e malattia nel mondo e non esiste una quantità sicura. Solo nel 2016 sono stati circa 3 milioni i decessi attribuibili al suo uso, di cui il 12% in uomini tra i 15 e 49 anni. Si calcola inoltre che i bevitori siano stati oltre 2 miliardi di persone, di cui il 63% uomini. A spiegarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Lancet dall'Istituto di metrica e valutazione dell'università di Washington.
“Il bere è legato a morti premature, cancro e malattie cardiovascolari – spiega Emmanuela Gakidou, autrice dello studio -. Solo il consumo zero minimizza il rischio complessivo di danni alla salute". Senza contare le lesioni e gli atti violenza che si possono compiere o subire per l'alcol, e gli incidenti stradali. "L'idea che 1-2 bicchieri al giorno facciano bene - conclude - è solo un mito".
I paesi con il maggior numero di bevitori sono Lesotho, Russia, Repubblica Centrafricana, Ucraina, Burundi, Lituania, Bielorussia, Mongolia, Lettonia e Kazakistan, mentre quelli con il numero più basso Kuwait, Iran, Palestina, Libia, Arabia Saudita, Yemen, Giordania, Maldive, Singapore e Siria.
“Il bere è legato a morti premature, cancro e malattie cardiovascolari – spiega Emmanuela Gakidou, autrice dello studio -. Solo il consumo zero minimizza il rischio complessivo di danni alla salute". Senza contare le lesioni e gli atti violenza che si possono compiere o subire per l'alcol, e gli incidenti stradali. "L'idea che 1-2 bicchieri al giorno facciano bene - conclude - è solo un mito".
I paesi con il maggior numero di bevitori sono Lesotho, Russia, Repubblica Centrafricana, Ucraina, Burundi, Lituania, Bielorussia, Mongolia, Lettonia e Kazakistan, mentre quelli con il numero più basso Kuwait, Iran, Palestina, Libia, Arabia Saudita, Yemen, Giordania, Maldive, Singapore e Siria.
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