Non entrano nel merito della vicenda giudiziaria gli esponenti di Alleanza Popolare, ma esprimono la vicinanza umana ai tre sammarinesi che si trovano tutt’ora in stato di fermo. La modalità dell’arresto di Stefano Venturini viene giudicata discutibile e bene ha fatto – afferma AP – il Segretario di Stato per gli affari esteri a far sentire la propria voce e ad anticipare che San Marino intende avviare i passi opportuni. Ci auguriamo - spiegano i vertici di AP – che tutto si concluda nel migliore dei modi, ma la vicenda deve spingerci a riflettere e a mettere in atto una serie di atti indispensabili. In primo luogo un assetto normativo interno che sappia assicurare la necessaria solidità e trasparenza ad un settore che ha registrato una crescita repentina, poi il rapporto con l’Italia, che al più presto deve essere definito con l’adozione dell’accordo di cooperazione economica. Troppi atti sono in attesa di conclusione, come l’accordo contro le doppie imposizioni fiscali, che l’Italia tarda a ratificare. Si devono cogliere i segnali e lavorare in prospettiva. Solo così – spiega il Coordinatore, Mario Venturini – un settore cresciuto in maniera così repentina, come quello bancario, può trovare le necessarie condizioni di stabilità e certezza. In pochi anni – evidenzia Venturini – si è passati dalle 4 banche storiche a 12 istituti di credito. Sono mancati i passaggi necessari a contenere gli inevitabili effetti. E’ singolare – aggiunge Roberto Giorgetti – che chi ieri è stato protagonista di questa proliferazione e delle mancate scelte, oggi si dica stupito e cerchi di addossare ad altri le proprie responsabilità. Certo alcune delle nuove norme, come ad esempio la LISF, la Legge sulle Imprese e sui Servizi Bancari, Finanziari e Assicurativi hanno posto il Paese in una condizione di sicurezza ma resta aperto, in particolare, l’aspetto del rapporto con l’Italia. Serve un salto di qualità e per questo si deve lavorare. “Queste – evidenzia il Capogruppo, Fernando Bindi – sono da sempre le nostre posizioni e continueremo ad affermarle. Proseguiremo – aggiunge – in maniera più incisiva nel sostegno all’attività del Governo e a lavorare per avere le più ampie condizioni di chiarezza e stabilità, ma anche le banche dovranno fare la loro parte – afferma Bindi, che invita a mettere da parte la spicciola polemica politica ed auspica la collaborazione e il senso di responsabilità di tutti nel difendere – dice – ciò che è necessario difendere e a condannare ciò che è dannoso per il nostro sistema”.
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