L'edizione 2014-2015 della classifica firmata Censis e Repubblica conferma il primo posto dell’Alma Mater tra i mega atenei, quelli con più di 40 mila iscritti, per il quinto anno consecutivo. L'analisi firmata da Censis Servizi e pubblicata sulla “Grande Guida Università 2014/2015” di Repubblica premia l’Ateneo di Bologna con un punteggio ancora più elevato dell’anno scorso, passato da 93,7 punti a 97,8 punti.
La classifica generale ha tenuto conto quest’anno di cinque indicatori: servizi; borse e contributi; strutture; web; internazionalizzazione.
“Accantonato il momentaneo orgoglio - commenta il Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi - il primo sentimento è quello della gratitudine nei confronti di tutta la comunità universitaria: studenti, docenti, tecnici-amministrativi, i quali, nonostante le difficoltà e le avversità del momento, conservano alto il senso di appartenenza all’Alma Mater e intatte le motivazioni a fare sempre più e sempre meglio. Il secondo sentimento è quello della soddisfazione di essere utili non solo alla società bolognese ed emiliano-romagnola, ma al Paese intero, in considerazione del fatto che una gran parte degli 87.000 studenti proviene da altre regioni. E proprio al Paese va il mio pensiero e alle sue università, le quali devono fare un’adeguata riflessione per fare sistema: più che tra di noi, dobbiamo confrontarci e competere con le migliori università europee e internazionali. Competere significa non ostacolarci e danneggiarci a vicenda, ma remare tutti, con unità di intenti, nella stessa direzione. Quanto al riconoscimento di questo primato, non perdo la speranza che prima o poi, chi governa il Paese, tenga conto di questi attestati di merito”.
La classifica generale ha tenuto conto quest’anno di cinque indicatori: servizi; borse e contributi; strutture; web; internazionalizzazione.
“Accantonato il momentaneo orgoglio - commenta il Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi - il primo sentimento è quello della gratitudine nei confronti di tutta la comunità universitaria: studenti, docenti, tecnici-amministrativi, i quali, nonostante le difficoltà e le avversità del momento, conservano alto il senso di appartenenza all’Alma Mater e intatte le motivazioni a fare sempre più e sempre meglio. Il secondo sentimento è quello della soddisfazione di essere utili non solo alla società bolognese ed emiliano-romagnola, ma al Paese intero, in considerazione del fatto che una gran parte degli 87.000 studenti proviene da altre regioni. E proprio al Paese va il mio pensiero e alle sue università, le quali devono fare un’adeguata riflessione per fare sistema: più che tra di noi, dobbiamo confrontarci e competere con le migliori università europee e internazionali. Competere significa non ostacolarci e danneggiarci a vicenda, ma remare tutti, con unità di intenti, nella stessa direzione. Quanto al riconoscimento di questo primato, non perdo la speranza che prima o poi, chi governa il Paese, tenga conto di questi attestati di merito”.
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