Dopo aver concesso una tregua nella mattinata, la neve è tornata a cadere, anche se solo nella parte più alta del monte Titano senza però peggiorare la situazione che ha registrato, lunedì notte, 20 centimetri solo in Città. Le temperature restano rigorosamente sotto lo zero. D’altronde da giovedì entriamo nei giorni della merla, quelli che, per la tradizione popolare, coincidono con il periodo più freddo dell’anno. La leggenda vuole che gli ultimi tre giorni di gennaio, definiti appunto della merla, siano i più rigidi dell’inverno, tanto che perfino la merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi si riparò in un camino. Il suo manto divenne grigio per la fuliggine e da allora rimase di questo colore. Al lavoro tutti i 37 mezzi rottaneve a disposizione dell’azienda di stato che, nella notte, si sono immediatamente mossi per garantire la circolazione in Repubblica, affiancati dai 4 mezzi spargisale. Il territorio è stato diviso in 21 zone. Il primo intervento avviene, naturalmente, sulla superstrada e sulle vie consolari. Ma soprattutto, per garantire la viabilità e ridurre al minimo i disagi, sono al lavoro oltre un centinaio di persone munite di badile o di turbina. Transitabili tutte le principali vie di comunicazione. Pochi i disagi alla circolazione; solo durante la notte un camion, nonostante fosse attrezzato per circolare sulla neve, ha creato qualche problema a Borgo Maggiore. La polizia civile è ancora una volta intervenuta per impedire il transito ai mezzi sprovvisti di catene.
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