“Buongiorno signora, sono dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, sono qui per farle un prelievo di sangue”. Una donna, ancora sconosciuta, si è presentata con queste parole alla porta di un’anziana di Borgo Maggiore. L’obiettivo era introdursi all’interno dell’abitazione, sfruttando lo stato di solitudine e bisogno della pensionata, che effettivamente è seguita a domicilio dall’ISS. Ma la persona che ha suonato al citofono non era la stessa che seguiva di solito l’anziana e quest’ultima – saggiamente – non ha aperto. La truffatrice allora si è dileguata in un baleno. Immediatamente è scattata la segnalazione alla Gendarmeria. Qualche giorno fa un episodio simile: probabilmente i malviventi studiano le mosse dei pensionati e colpiscono nelle abitazioni dove si reca il personale dell’ISS per l’assistenza domiciliare. E’ dunque necessario prestare la massima attenzione e assolutamente non aprire a persone sconosciute, comunque si qualifichino. Le truffe agli anziani – fenomeno particolarmente odioso ed infame – sono sempre più diffuse, anche in Repubblica.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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