Esattamente un anno fa – in Tunisia - Mohamed Bouazizi un anno fa si dava fuoco davanti alla prefettura di Sidi Bouzid per protestare contro il sequestro da parte della polizia del suo banco di frutta e verdura dove vendeva senza permesso per poter sfamare la sua famiglia. Quel gesto disperato dette avvio ad una sollevazione popolare senza precedenti che consentì la cacciata di Ben Ali, e fu la scintilla di quel movimento di massa che verrà poi definito “Primavera Araba”. Per commemorare il primo anniversario della rivolta, migliaia di tunisini, compreso il presidente Moncef Marzouki, si sono riuniti oggi proprio a Sidi Bouzid. "Grazie a questa terra, rimasta marginalizzata per secoli, per aver ridato la dignità a tutto il popolo tunisino", ha affermato il presidente Marzouki. Nel centro della città, per ricordare il giovane fruttivendolo, è stata collocata una sua foto gigante, insieme ad altri ritratti di vittime della rivoluzione e bandiere della Tunisia. Tra gli applausi, è stato inaugurato anche un monumento commemorativo che rappresenta il carretto da fruttivendolo di Bouazizi.
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