Anorexìa: la parola di origine greca ha lo stesso significato in tutte le lingue parlate, mancanza progressiva di appetito fino alla morte. La terribile anoressia mentale che ha ucciso ragazzine e modelle, ed anche giovani uomini; da qualche tempo colpisce insieme alla diffusa bulimia (rapporto compulsivo col cibo che viene trangugiato senza controllo) in giovanissima età e anche i giovani adulti.
L’incidenza sul territorio sammarinese è del tutto uguale al trend italiano: 1 caso ogni 10.000 abitanti, 3 casi l’anno per fortuna senza decessi. Il 5% della popolazione è in vario modo bulimica predisposta quindi alle malattie alimentari. Il 99% delle giovani colpite hanno meno di 20 anni; l’1% sono ragazzi: esordio della disfunzione in età adolescenziale in abbassamento fino ai 12 anni per le femmine.
I casi segnalati e seguiti dal Servizio di Salute Mentale dell’Ospedale di Stato confermano che la malattia è subdola e dura anni rimanendo occulta ai più, in crescita.
Le famiglie non riconoscono i sintomi iniziali, in genere i figli restringono la dieta che divine vegetariana e si accompagna alla bulimia senza controllo, rovescio della medaglia della prima, accompagnata da una mentalità 0/100, bianco o nero: non c’è misura e si perde il punto di contatto: disturbo dell’immagine per cause sociali e famigliari, per le implicazioni psicologiche deve essere trattata in modo clinico multidisciplinare: il 60% guarisce, il 20% rimane in conflitto e il restante 20% non guarirà mai.
Francesco Zingrillo
L’incidenza sul territorio sammarinese è del tutto uguale al trend italiano: 1 caso ogni 10.000 abitanti, 3 casi l’anno per fortuna senza decessi. Il 5% della popolazione è in vario modo bulimica predisposta quindi alle malattie alimentari. Il 99% delle giovani colpite hanno meno di 20 anni; l’1% sono ragazzi: esordio della disfunzione in età adolescenziale in abbassamento fino ai 12 anni per le femmine.
I casi segnalati e seguiti dal Servizio di Salute Mentale dell’Ospedale di Stato confermano che la malattia è subdola e dura anni rimanendo occulta ai più, in crescita.
Le famiglie non riconoscono i sintomi iniziali, in genere i figli restringono la dieta che divine vegetariana e si accompagna alla bulimia senza controllo, rovescio della medaglia della prima, accompagnata da una mentalità 0/100, bianco o nero: non c’è misura e si perde il punto di contatto: disturbo dell’immagine per cause sociali e famigliari, per le implicazioni psicologiche deve essere trattata in modo clinico multidisciplinare: il 60% guarisce, il 20% rimane in conflitto e il restante 20% non guarirà mai.
Francesco Zingrillo
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