Lungo la costa orientale della penisola antartica è avvenuto il distacco di un pezzo di ghiaccio grande come il Lazio. L'iceberg “risponde” al nome di A68. Si estende per 5.800 chilometri quadrati e ha uno spessore di 200 metri, che emerge dalla superficie dell'oceano per circa 30 metri; l'acqua che contiene è pari a tre volte quella del lago di Garda ed equivale all'acqua consumata in media nel mondo nell'arco di cinque anni.
"Il distacco di questo iceberg è un segnale significativo di un processo avviato anni fa”, ha rilevato Massimo Frezzotti, glaciologo dell'Enea e presidente del Comitato glaciologico italiano. La piattaforma Larsen C da cui proviene, è la più meridionale di tre piattaforme indicate con le lettere A, B e C: la prima si è staccata nel 1995, la seconda è parzialmente crollata nel 2002 e dalla Larsen C è appena nato il nuovo iceberg. Per Frezzotti questo distacco "di per sè non è un evento catastrofico, ma bisognerà vedere l'andamento della situazione nei prossimi anni". Il distacco che è avvenuto finora corrisponde infatti a circa il 10% dell'intera piattaforma di ghiaccio, della quale restano ancora integri circa 50.000 chilometri quadrati.
"Il distacco di questo iceberg è un segnale significativo di un processo avviato anni fa”, ha rilevato Massimo Frezzotti, glaciologo dell'Enea e presidente del Comitato glaciologico italiano. La piattaforma Larsen C da cui proviene, è la più meridionale di tre piattaforme indicate con le lettere A, B e C: la prima si è staccata nel 1995, la seconda è parzialmente crollata nel 2002 e dalla Larsen C è appena nato il nuovo iceberg. Per Frezzotti questo distacco "di per sè non è un evento catastrofico, ma bisognerà vedere l'andamento della situazione nei prossimi anni". Il distacco che è avvenuto finora corrisponde infatti a circa il 10% dell'intera piattaforma di ghiaccio, della quale restano ancora integri circa 50.000 chilometri quadrati.
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