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Appello di Obama agli americani nel discorso sullo stato dell'Unione: innovare per creare posti di lavoro

26 gen 2011
Sarà l’anno del rilancio? Nel suo discorso sullo stato dell’Unione Obama costruisce un nuovo se stesso in un’America che deve tornare a sognare. Come ai tempi dei Kennedy. Ma c’è soprattutto un aspetto pragmatico nella sua filosofia politica, indispensabile per vincere le sfide del futuro. Obama fa quindi i conti con un paese che ha una spesa “insostenibile”, un debito troppo elevato, che rappresenta “un pericolo potenziale in termini di sostenibilità e di contagio nel mondo”. Indica quindi la strada maestra, che passa attraverso il congelamento delle uscite non collegate alla sicurezza nazionale. Obiettivo: ridurre il deficit di oltre 400 miliardi di dollari nell'arco dei prossimi dieci anni. Parole che hanno fatto scivolare il dollaro e volare l’euro. Poi: innovazione ed export; sanità e pensioni salve; più soldi alla scuola. Proposte che, rilevano i sondaggi, hanno ricevuto reazioni molto positive. L'inquilino della Casa Bianca ha però chiesto agli americani sacrificio ed impegno, sollecitandoli a mettere da parte le divisioni. Un appello all’unità rivolto anche i partiti. Gli analisti parlano di svolta al centro, d'inedito approccio moderato. Dal discorso del Presidente non è emerso un piano specifico, quanto un dibattito politico ed economico, con un occhio puntato alle presidenziali, nel 2012. Lancia quindi la sfida ai repubblicani e chiede uno sforzo bipartisan, perché l'America "vinca il futuro".

Monica Fabbri

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