“Famiglie armate” a San Marino. Il quadro disegnato dal San Marino Oggi per un mercato, quello delle armi, sì in drastica contrazione, ma ancora dalle dimensioni importanti. Circa 5000 le licenze di caccia, oltre 450 i permessi di possesso per uso sportivo; a dire che quasi una famiglia su due ha armi in casa. Scendono le richieste di nulla osta da forensi alla Gendarmeria, necessario, per comprare di pistole o fucili: sono stati 1850 nel 2012, spesso finalizzate all'acquisto di munizioni e per lo più da parte di cittadini italiani. Dati in sproporzione rispetto a quelli italiani: sarebbero 10 milioni le armi legali in circolazione nello stivale -, rispetto ai 4 milioni di famiglie - per un rapporto di 1 arma ogni 6 nuclei. Approvata a scadenza di legislatura, la legge sammarinese sulle armi e munizioni ha diviso le opinioni, ma ha anche avvicinato San Marino all'Europa: chiudendo la porta a polemiche e problemi con l'Italia. Prevede tracciabilità del prodotto, vendita a persone che diano affidabilità psico-fisica e di condotta, con tanto di certificato rilasciato dalle Cure Primarie, prevede formazione ed educazione all'uso. Proprio su questo la svolta storica dell'America, dopo Newtown, dopo altre 20 piccole vittime della follia, nella stretta sul possesso delle armi. Alla Casa Bianca, il presidente lancia le sue misure: lotta al traffico, controlli su chi acquista - con particolare riguardo alla salute psichica - bando per le armi d'assalto e ancora la formazione: di medici e psicologi, insegnanti e consulenti scolastici.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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