Luciano Bartolini – per il momento - resta in carcere, anche se ancora è ignoto il capo d’accusa a suo carico. Il riserbo dell’autorità giudiziaria è massimo. Lo stesso legale dell’indagato – l’avvocato Susanna Gasperoni - non rilascia dichiarazioni. “Il procedimento – ha detto – è ancora in fase istruttoria e – al momento – non posso parlare”. Sicuramente – tra le fattispecie di reato contestate – ci sarà il danneggiamento doloso; per il resto non si possono fare che ipotesi. Sembrerebbe da escludersi la tentata strage. Possibile, invece, la contestazione all’indagato del reato di tentato omicidio. In questo caso Luciano Bartolini rischierebbe pene davvero pesanti. Intanto proseguono le indagini degli inquirenti; in particolare si cercherebbero eventuali complici dell’indagato. Bartolini potrebbe avere agito in concorso con altre persone. Secondo alcune indiscrezioni il sospettato – nell’interrogatorio davanti al magistrato inquirente, Roberto Battaglino – avrebbe ribadito quanto dichiarato alla Gendarmeria subito dopo il fermo. Sarebbe lui l’autore degli atti intimidatori alle abitazioni sia di Canducci che di Galassi.
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