Sarà una struttura privata a gestire l’asilo nido di Falciano. Nella difficile fase economica ed occupazionale che sta attraversando il paese, c’era l’esigenza di mantenere i posti di lavoro e rispondere ai bisogni delle famiglie. Le linee della Finanziaria sono chiare: contenere la spesa ed evitare gli sprechi. E il piano strategico di sviluppo dà il benvenuto alla privatizzazione, invertendo la logica di uno Stato fornitore di tutti i servizi. Da qui la scelta, che si basa sulla buona esperienza del passato ed offre garanzie per il futuro. “Ci sarà un forte controllo sulla qualità dell’offerta” - assicura il Segretario di Stato alla Cultura Romeo Morri. Una verifica continua da parte di una struttura pubblica che vanta un servizio d’eccellenza. I lavori di ristrutturazione della scuola sono in dirittura d’arrivo. La nuova struttura di Falciano – costata 800.000 euro – ospiterà circa 46 bimbi e verrà inaugurata a febbraio. Il Governo ha affidato ad authority e direzione asili nido uno studio di fattibilità di gestione. Sono sette i plessi nel pubblico - i piccoli ospiti costano ciascuno allo Stato 2.200 euro al mese - e cinque nel privato, di cui un asilo nido e quattro spazio bambini che danno lavoro a 15 tra educatori e addetti. L’agenda di Lisbona chiede agli Stati di raggiungere il 33% di erogazione di servizi ai bimbi da 0 a tre anni. Nel 2008 San Marino era al 24%. Con la scuola di Falciano raggiungerà il 35,8%.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
Riproduzione riservata ©