Nell'ultimo miglio. Lì hanno piazzati i due ordigni, rudimentali, erano semplici pentole a pressione riempite di schegge metalliche, nascoste nei bidoni della spazzatura per offendere, e per colpire ancora una volta un simbolo. E' l'ultimo miglio, quello dedicato quest'anno ad un'altra strage che ha offeso e piegato l'America, quella della scuola di Newtown nel Connecticut. America violata nel sangue, con l'odio che spezza tre vite - anche un bambino di 8 anni - ferisce proprio la sua sorellina, e colpisce e mutila oltre 170 persone, fra atleti e spettatori festanti. Terrorismo, affari interni, ogni matrice è aperta. Gli occhi di tutto il mondo sono lì, in una città che dopo l'urlo di paura vive tutta nel silenzio, paralizzata e non solo attorno a Boylston Streete a Copley Square, l'area resta chiusa, transennata. Colpita una città, ferita nello sport, la più antica e forse prestigiosa maratona del mondo. La 117/ma. ogni anno nel Patriots' Day, il terzo lunedi' di aprile. Obama annuncia il discorso alla nazione proprio mentre la polizia di Boston smentisce la notizia di fermi. Tutte le piste restano aperte, tutto il mondo esprime sdegno e cordoglio, ma anche cerca i suoi. Nessun italiano ferito, mentre il dipartimento agli esteri si è attivato per verificare l'incolumità dei due sammarinesi, 35 e 36 anni, a Boston nel giorno più buio.
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