E' morto per le gravissime lesioni riportate uno dei quattro militari italiani rimasti feriti nell'attentato suicida avvenuto stamani alle porte di Kabul. Si chiamava Daniele Paladini - maresciallo capo dell'Esercito, del secondo reggimento pontieri di Piacenza - era nato a Lecce e viveva a Novi Ligure. Aveva 35 anni ed era sposato. Lascia una figlia di cinque anni.
Il maresciallo Daniele Paladini, è morto durante il trasporto all'ospedale militare di Kabul.
Nell'attentato avvenuto stamane nella valle di Pagman sono rimasti coinvolti anche il Capitano dell'Esercito Salvatore Di Bartolo, dell'11° reparto Infrastrutture di Messina; il Capitano Stefano Ferrari, del 2° reggimento Pontieri di Piacenza; il Caporale Maggiore scelto Andrea Bariani, del 5° reggimento Alpini di Vipiteno. Tutti e tre sono lievemente feriti.
Nell’attentato sono morti anche 9 civili afghani, tra cui 4 bambini. I militari italiani, erano sul posto, per fornire un supporto di sicurezza, in occasione dell’inaugurazione di un ponte. Hanno individuato l’attentatore e con il loro intervento hanno impedito che si avvicinasse ancora di più alla folla, evitando così una strage ancora più sanguinosa.
Il maresciallo Daniele Paladini, è morto durante il trasporto all'ospedale militare di Kabul.
Nell'attentato avvenuto stamane nella valle di Pagman sono rimasti coinvolti anche il Capitano dell'Esercito Salvatore Di Bartolo, dell'11° reparto Infrastrutture di Messina; il Capitano Stefano Ferrari, del 2° reggimento Pontieri di Piacenza; il Caporale Maggiore scelto Andrea Bariani, del 5° reggimento Alpini di Vipiteno. Tutti e tre sono lievemente feriti.
Nell’attentato sono morti anche 9 civili afghani, tra cui 4 bambini. I militari italiani, erano sul posto, per fornire un supporto di sicurezza, in occasione dell’inaugurazione di un ponte. Hanno individuato l’attentatore e con il loro intervento hanno impedito che si avvicinasse ancora di più alla folla, evitando così una strage ancora più sanguinosa.
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