L’attentato è avvenuto alle 12.10 ora di Kabul, le 9.40 in Italia. Una toyota bianca è riuscita ad infilarsi tra due autoblindo Lince del 186esimo reggimento paracadutisti Folgore che – scortando un convoglio Isaf - stavano percorrendo la strada per l’aeroporto. L’esplosione ha provocato una strage. Sei i militari italiani che hanno perso la vita. Il tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro (Potenza) 35 anni; i 4 caporali maggiori Matteo Mureddu, di Oristano; Davide Ricchiuto, di Glarus (Svizzera), Massimiliano Randino, di Pagani, Gian Domenico Pistonami, di Orvieto - tutti di 26 anni - e il sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni , di Napoli. Feriti gravemente, ma non in pericolo di vita, anche altri tre paracadusti della Folgore e un militare dell’aeronautica. Incerto il numero dei morti tra i civili afghani: sarebbero una decina e 55 i feriti. Un portavoce dei talebani ha rivendicato l’attentato riferendo perfino il nome del kamikaze. Al Jazeera afferma di aver appreso da fonti vicine ai ribelli che l’attacco è stato compiuto “con lo scopo di dimostrare che nessuno può considerarsi al sicuro in Afghanistan”. Con i sei parà uccisi oggi a Kabul sale a 21 il numero dei militari italiani morti dall’inizio della missione, nel 2004.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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