Non solo storia e tradizione; c'è anche un altro valore che guida i balestrieri: l'amicizia. Ed è proprio nel suo nome che si è svolta, anche quest'anno, la sfida con Arbe, isola della Croazia che ha dato i natali al Santo Marino.
Ecco quindi che il Palio rappresenta molto di più di una semplice gara, celebra un lungo sodalizio, un rapporto solido che si nutre di uno scambio reciproco. Resta il rammarico per non aver potuto viverlo alla Cava dei Balestrieri. La pioggia ha rovinato i programmi, costringendo i partecipanti a gareggiare a San Giovanni.
C'è emozione nel ricordo di Giorgio Massari e Stefano Ugolini, ai quali viene dedicato un momento di silenzio, seguito da un sentito applauso. Poi, a dare il benvenuto agli amici di Arbe a nome del Governo Messer Andrea Belluzzi. Al Segretario di Stato agli Interni, solo una settimana fa, è stata infatti conferita l’onorificenza di “Balestriere Onorario”.
“La cultura della balestra – dice – crea un ponte tra le due città”. Si entra quindi nel vivo del palio, che ci parla di tradizione, passione, ma anche di rispetto e lealtà. C'è il momento della preparazione della balestra, che va caricata, portando la corda dalla posizione di riposo a quella utile allo scocco della freccia. Poi la fase più delicata, quando il balestriere – gli occhi sul bersaglio – deve concentrarsi, controllare corpo e respiro. Ecco che il primo dardo viene scagliato. La gara ha inizio.
Nel servizio le interviste a Mirco Battazza, Vicepresidente Federazione Balestrieri sammarinesi; Ivana Matusan Direttrice Ente Turismo Arbe; Andrea Belluzzi Segretario di Stato agli Interni