Era cominciato all'insegna di una nuova manifestazione l'ottavo giorno di sciopero dei dipendenti di Bac, Bsm e Carisp. Davanti alla Direzione Generale Bsi, bersagliati da fischi e sirene i colleghi che sin dall'inizio non hanno dato appoggio alle loro rivendicazioni. Sui cartelli la scritta “Krumiri”, e poi, “la dignità e i diritti non hanno prezzo”, attacchi all'inerzia di chi non ha partecipato.
Poi in assemblea a Domagnano la svolta: i dipendenti in mattinata hanno deliberato a maggioranza di sospendere, da questa sera, lo sciopero ad oltranza. “Ancora una volta – sottolineano – sono i lavoratori ad aver dimostrato grande senso di responsabilità”. Una “decisione – rimarcano - motivata esclusivamente dalla necessità di limitare le problematiche che lo sciopero ha provocato alla cittadinanza, alle famiglie, alle persone anziane e più in generale all’economia del Paese”.
E proprio un forte richiamo al senso di responsabilità delle parti lo aveva fatto nel primo pomeriggio anche il Congresso di Stato, prima che la notizia della revoca della protesta di diffondesse. Convocata allora dai Segretari di Stato al Lavoro e alle Finanze, su mandato del Governo, una riunione urgente con CDLS, CSDL e USL, i rappresentanti di ABS, i vertici delle banche e ANIS. “La trattativa – aveva evidenziato in conferenza stampa Teodoro Lonfernini – è andata ben oltre la sostenibilità per l'intero sistema, di qui la necessità di chiuderla con equilibrio e reciproca soddisfazione. Sappiamo che ci sono margini e spazi di manovra per trovare la quadra”. Punta sulla tutela del sistema-Paese, Marco Gatti, dopo una fase particolarmente delicata per il settore bancario. “Tutto questo – sottolinea – rischia di riportare il Paese in una situazione che non merita”.
Il riserbo sulla sospensione dello sciopero continua fino al pomeriggio. Intanto va in scena l'annunciato sit-in davanti alle Finanze. Preludio proprio all'incontro fissato dal Governo con le parti per le 17.30. Nel ruolo di chi responsabilizza e non di chi media, i Segretari Lonfernini e Gatti tentano di riannodare i fili di un dialogo che da giorni si è interrotto. Reiterato l'appello a trovare un accordo in tempi brevi.
Nel video l'intervista a Marco Gatti, Segretario di Stato per le Finanze.