Nell’arco di un solo giorno quasi tre persone si feriscono per incidenti sul lavoro, due per infortuni domestici e due per incidenti stradali. Dai dati del pronto soccorso dell’Ospedale di Stato, relativi all’attività del 2003, emerge una fotografia significativa di quanto avviene in Repubblica. Nei 12 mesi le prestazioni fornite dal personale medico sono state 19.198, la maggior parte delle quali per patologie non traumatiche: 7.434 in totale, di cui 1.101 hanno richiesto un ricovero presso altri reparti ospedalieri. Si tratta di casi di infarto, broncopolmonite, appendicite acuta, tutto quanto concerne il campo della medicina interna. Significativi però anche i numeri riguardanti gli infortuni sul lavoro: 929, mentre 565 sono gli incidenti avvenuti in casa. “L’ambiente domestico è pericoloso – spiega in proposito il primario del reparto, Giuliano Giardi – anziani e meno anziani cadono di frequente in bagno, in cucina, procurandosi fratture al femore, altri si feriscono con coltelli o altri strumenti”. Un altro dato fa riflettere: nel 2003 sono 59 le persone che si sono presentate in pronto soccorso per aver subito percosse. In questi casi, il personale medico compila un referto che viene consegnato alla gendarmeria, il cui compito è indagare dove e quando i fatti sono avvenuti, se in ambito domestico o meno. Lo scorso anno sono stati 14 i casi di intossicazione, e specie in estate diversi quelli per sindrome sgombroide, particolari reazioni che si scatenano per aver ingerito tonno o sgombri conservati in modo non ottimale. 56 i casi per morsi di animali come cani, gatti, ma anche zecche. 6 i decessi avvenuti in pronto soccorso. Nel reparto avrebbe dovuto entrare in funzione già dallo scorso anno il triage, che permette una rapida classificazione dei casi a seconda della loro gravità e le modalità di intervento ma, spiega il dottor Giardi, per mancanza di personale l’effettiva entrata in vigore è stata procrastinata a data da destinarsi.
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