Dopo che Procura di Rimini ha di fatto 'bocciato' l'ordinanza che vietava di prostituirsi in certe zone della città fino al 31 marzo, il sindaco Andrea Gnassi, ha diffuso una nota di replica.
Se la prostituzione non è un problema di ordine pubblico, scrive Gnassi “mi chiedo francamente cosa lo sia. Per il primo cittadino di Rimini i provvedimenti dell' autorità giudiziaria vanno rispettati e applicati. “Ma sarei un ipocrita – dichiara Gnassi - se tentassi di nascondere le perplessità e il disorientamento nei confronti degli orientamenti recentemente assunti". La prostituzione, ha proseguito Gnassi "si manifesta con l'occupazione 'militare' di vere e proprie parti della città. I sintomi sono devastanti: atti osceni in luogo pubblico, minacce ai residenti, degrado urbano, arroganza e violenza, inibizione alla fruizione dei luoghi". Gnassi dunque difende l’ordinanza anti-prostituzione che il procuratore capo di Rimini Paolo Giovagnoli ritiene illegittima. L’ultima parola al Gip di Rimini anche se sono rari i casi in cui le richieste della procura vengono contraddette.
Se la prostituzione non è un problema di ordine pubblico, scrive Gnassi “mi chiedo francamente cosa lo sia. Per il primo cittadino di Rimini i provvedimenti dell' autorità giudiziaria vanno rispettati e applicati. “Ma sarei un ipocrita – dichiara Gnassi - se tentassi di nascondere le perplessità e il disorientamento nei confronti degli orientamenti recentemente assunti". La prostituzione, ha proseguito Gnassi "si manifesta con l'occupazione 'militare' di vere e proprie parti della città. I sintomi sono devastanti: atti osceni in luogo pubblico, minacce ai residenti, degrado urbano, arroganza e violenza, inibizione alla fruizione dei luoghi". Gnassi dunque difende l’ordinanza anti-prostituzione che il procuratore capo di Rimini Paolo Giovagnoli ritiene illegittima. L’ultima parola al Gip di Rimini anche se sono rari i casi in cui le richieste della procura vengono contraddette.
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