A Bruxelles giornata di incontri bilaterali preparatori in vista del vertice sul bilancio 2014-2020. Richieste, linee rosse insuperabili e possibili aperture per capire se ci siano i margini per un compromesso Le stanno raccogliendo il presidente Ue Van Rompuy e il presidente della Commissione Barroso. Il premier britannico Cameron annunciato duri negoziati – e pronta la risposta di Schultz “Inaccettabile l’ultimatum”, ma anche gli altri paesi, Italia in testa, minacciano battaglia con Monti che dice: “Non accetteremo penalizzazioni” e la cancelliera Merkel che al suo arrivo ha dichiarato Forse sarà necessaria una seconda tappa" per chiudere l'accordo. Prime dichiarazioni anche dal presidente francese Francois Hollande: “Con la Germania saremo motore del compromesso”. Naturalmente la questione Grecia che potrebbe irrompere al vertice. Al suo arrivo il premier Antonis Samaras a chiedere celerità: “Ogni giorno senza una decisione sul pacchetto di misure pesa sull'economia, sulla psicologia, suoi mercati e sui cittadini, fiducioso sullo sblocco di aiuti. Il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ha nuovamente espresso la propria contrarietà a un eventuale taglio del debito greco in mano ai creditori pubblici, mentre il commissario Ue Olli Rehn da Strasburgo dice di "non vedere ragioni" per cui l'Eurogruppo non debba trovare un'intesa sul pacchetto greco.
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