Record per la caccia di cinghiale, ne sono stati uccisi 100 ed ancora le battute non sono finite. Apas insorge, ma secondo il piano annuale gli ungulati sono troppi e provocano danni ingenti.
Secondo stime Ugraa i cinghiali avrebbero causato almeno 7 mila euro di danni alle colture, senza contare richieste di risarcimento per gli incidenti, ancora da quantificare ma che per il 15% dei casi sarebbero provocati dagli ungulati. Secondo il piano annuale sul tavolo dell'Osservatorio- composto da Segreteria al Territorio, Federazione Caccia, Associazione agricoltori, Ugraa, Apas e Centro Naturalistico- i cinghiali sono troppi: 7 per ettaro, quando dovrebbe essercene al massimo 1. Da ottobre ne sono stati abbattuti almeno cento dai cacciatori, che parlano di record già raggiunto a tre battute dalla fine, e senza attuare la caccia di selezione, sulla carta già autorizzata da quest'anno ma che prevede una formazione ancora non raggiunta. “non siamo sterminatori, c'è un problema da risolvere” spiegano i cacciatori, forti di una media di 7 o 8 animali per battuta. Ma Apas non ci sta e parla di persecuzione: “i cinghiali vengono cacciati anche nelle oasi” accusano gli animalisti, che insistono nel trovare soluzioni diverse per risolvere il problema della fauna selvatica, come per esempio l'allontanamento. Per Apas la difesa di una specie “considerata da sterminare”- così come denunciano- diventa difficile allo stesso tavolo dell'Osservatorio, dove accusano un forte squilibrio di posizioni: “noi abbiamo un solo voto, la Federazione Caccia tre”
Secondo stime Ugraa i cinghiali avrebbero causato almeno 7 mila euro di danni alle colture, senza contare richieste di risarcimento per gli incidenti, ancora da quantificare ma che per il 15% dei casi sarebbero provocati dagli ungulati. Secondo il piano annuale sul tavolo dell'Osservatorio- composto da Segreteria al Territorio, Federazione Caccia, Associazione agricoltori, Ugraa, Apas e Centro Naturalistico- i cinghiali sono troppi: 7 per ettaro, quando dovrebbe essercene al massimo 1. Da ottobre ne sono stati abbattuti almeno cento dai cacciatori, che parlano di record già raggiunto a tre battute dalla fine, e senza attuare la caccia di selezione, sulla carta già autorizzata da quest'anno ma che prevede una formazione ancora non raggiunta. “non siamo sterminatori, c'è un problema da risolvere” spiegano i cacciatori, forti di una media di 7 o 8 animali per battuta. Ma Apas non ci sta e parla di persecuzione: “i cinghiali vengono cacciati anche nelle oasi” accusano gli animalisti, che insistono nel trovare soluzioni diverse per risolvere il problema della fauna selvatica, come per esempio l'allontanamento. Per Apas la difesa di una specie “considerata da sterminare”- così come denunciano- diventa difficile allo stesso tavolo dell'Osservatorio, dove accusano un forte squilibrio di posizioni: “noi abbiamo un solo voto, la Federazione Caccia tre”
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